Incentivi auto, tornano nel 2025 con una grande novità: cosa sono e come accedervi

Sono previsti fino a 11.000 euro di incentivi per privati e microimprese che prendono il posto di un’auto termica o con uno elettrico.

Il Governo cambia marcia e punta sugli incentivi per favorire la transizione ecologica e svecchiare, finalmente, il vetusto parco auto italiano, fra i più vecchi d’Europa. Una nuova misura di rottamazione è stata, infatti, varata per incentivare la sostituzione di veicoli inquinanti con modelli elettrici, l’obiettivo è rottamare 39.000 auto a combustione interna.

Incentivi auto
Incentivi auto: tornano nel 2025 – Allaguida.it

Missione, ora, possibile, grazie ad un pacchetto sostanzioso di 597 milioni di euro. Colpo gobbo realizzato con uno spostamento di risorse, destinate in prima battuta alla diffusione sul nostro territorio di colonnine di ricarica per veicoli a pile. E’ palese che le infrastrutture non sono sbucate come funghi sul nostro territorio e il Governo ha deciso di cambiare strategia.

Chi può beneficiare dell’incentivo e come?

Semplice, per i privati sarà regolato in base all’Isee. Prendete nota: Chi ha un reddito fino a 30.000 euro potrà ricevere un incentivo fino a 11.000 euro, mentre chi si colloca nella fascia tra 30 e 40.000 euro potrà contare su 9.000 euro.

Ritornano gli incentivi auto in Itali
Cambio di destinazione incentivi – Allaguida.it

Anche le microimprese possono beneficiare degli incentivi? Si, certo, per loro, il contributo sarà pari al 30% del valore del mezzo, con un tetto massimo di 20 mila euro. Tutti gli incentivi saranno disponibili fino al 30 giugno 2026. E’ una proposta molto interessante del Governo per favorire il passaggio a veicoli a pile, sia per finalità di trasporto privato che commerciale, ma è l’Europa che invita l’Italia e non solo al passaggio ad una mobilità anche su gomma sempre più sostenibile nel rispetto del diktat segnato nel 2035.

Dialogo sempre aperto tra il Governo e Bruxelles, a trattativa non riguarda solo la mobilità sostenibile, ma tocca anche altri settori come il biometano, la rete ferroviaria, che fa parte della più ampia revisione tecnica del PNRR, approvata prima di tutto dal ministro per gli affari europei.  Quale sarà la risposta degli italiani? Dall’Europa e dal Governo, c’è il desiderio che gli incentivi siano raccolti da tutti coloro i quali ne possono di diritto beneficiare e instradarsi verso una mobilità nel rispetto dell’ambiente e delle normative locali ed europee. Vedremo se questa offensiva porterà a uno svecchiamento del parco circolante italiano, ma non vi sono elementi che lasciano pensare una transizione verso il green.

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