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Incidente con auto di targa estera, ecco come muoversi: nessuno lo sapeva

Cosa succede se ci si trova coinvolti in un incidente con un’auto con targa straniera? Ecco i passi da compiere.

Una cosa è certa, i sinistri non si sceglie con chi farli, dunque può capitare che la controparte sia una persona straniera, o comunque disponga di un’autovettura con targa non italiana. In casi del genere essere tutelati diventa ancora più difficile, perché se di una macchina locale si può conoscere tutto collegandosi al Portale dell’Automobilista, di una che viene dall’estero è difficile reperire informazioni, su tutto se è assicurata.

Incidente con targa estera, come muoversi (Allaguida.it)

Proprio questo punto è particolarmente importante perché in caso di danni, si rischia di non vedersi risarciti o di dover attendere davvero parecchio tempo. La domanda è dunque, esiste una normativa che regola l’argomento e protegge la “vittima”?.

Incidente con auto straniera, cosa fare

Il primo suggerimento quando avviene una collisione con una macchina con targa straniera è dunque quello di controllare che abbia una polizza. Per farlo ci sono delle app apposite a pagamento, ma se si hanno dei dubbi è meglio spendere qualcosina e fugarli, piuttosto che attendere in vano il compimento dell’iter burocratico.

Purtroppo in questi casi non è infrequente apprendere che il veicolo che viene da fuori non stia rispettando le norme sulla circolazione dei mezzi immatricolati in altri Paesi e circolanti lungo lo Stivale.

Se l’incidente si è verificato all’estero, i dati utili e le informazioni per avviare la pratica risarcitoria si possono trovare sul sito della Consap, ovvero la Concessionaria dei Servizi Pubblici Assicurativi. Questo organo svolge il compito di rifondere l’automobilista qualora lo scontro sia avvenuto all’interno dell’Unione Europea, piuttosto che in Islanda, nel Lichtenstein  o in Norvegia.

Come abbiamo detto quando si tratta di episodi del genere, il rischio è quello di rimanere a secco. Insomma, oltre al danno la beffa, e non solo se il responsabile non aveva una RC Auto in corso di valida.

Può infatti succedere che la persona sia dotata di regolare contratto, ma la compagnia ignori la richiesta presentata. Solitamente le tempistiche di risposta sono fissate a tre mesi, quindi se in quel periodo tutto tace, è meglio appellarsi all’ODI. Lo stesso vale se l’agenzia non ha nominato un mandatario per l’amministrazione dei sinistri.

Incidente auto, cosa fare (Canva) – Allaguida.it

Il servizio può essere utilizzato anche se il contatto avviene fuori dai confini nazionali e l’auto non è assicurata o non identificabile. Oppure se, sempre lontani dalla propria nazione ci si trova a dover fare i conti con una macchina di un’impresa in liquidazione.

Tornando alle modalità di verifica della copertura assicurativa dell’altra auto si può, oltre che tramite applicazione, rivolgersi all’Ufficio Centrale Italiano specificando la tipologia di domanda. Anche qui però, non si hanno certezze. Potrebbe infatti rivelarsi impossibile effettuare il controllo. A quel punto sarà lo stesso UCI a mettersi in contatto con le autorità della nazione interessata, così da poterla individuare e capire se si ha spazio di manovra e dunque se ci saranno chance di ottenere i soldi dovuti. Dal momento del primo contatto con il Bureau dovranno passare al massimo sei settimane per ottenere un responso, dopodiché decade tutto.

Chiara Rainis

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Chiara Rainis