Jaguar E-Type Zero: il mito si trasforma in auto elettrica [FOTO]

[galleria id=”20559″]
La Jaguar E-Type Zero è un’auto classica trasformata in moderna. Presentata a Londra durante il Tech Fest, è una vera e propria Jaguar E-Type spider del 1968, restaurata minuziosamente e alla quale, qui è il fatto inconsueto e da alcuni punti di vista quasi sacrilego, è stato completamente sostituito il motore, insieme a qualche altro dettaglio. Niente più sei cilindri 3.8, quindi, ma un motore elettrico. Già, un’auto sportiva degli anni ’60 è stata trasformata in auto elettrica. E non da uno smanettone privato ma dalla casa stessa. Va da sè che anche la trasmissione è stata rimpiazzata.

LA JAGUAR E-TYPE ZERO E’ UN’AUTO ELETTRICA

Il trapianto di cuore a cui è stata sottoposta questa grande classica fortunatamente non è irreversibile. Infatti i tecnici inglesi hanno adottato un “powertrain” delle stesse dimensioni e di massa simile a quello originale, così da poter eventualmente rimontare gli organi legittimi, cioè motore a benzina e trasmissione manuale. Tim Hannig, direttore di Jaguar Land Rover Classic, assicura che tale operazione è possibile per qualsiasi Jaguar che montava motori della serie XK.
Il nuovo motore elettrico della Jaguar E-Type Zero, disegnato appositamente per questa vettura, eroga una potenza di 220 kW, pari a 300 cavalli. Insieme alla nuova trasmissione il peso totale è inferiore di 46 Kg a quello originale. Poi sono stati montati dei fari a Led. Tutti gli altri organi sono originali. In Jaguar assicurano che il comportamento stradale è invariato rispetto alla E-Type vera: tenuta di strada, frenata, distribuzione dei pesi, tutto inalterato. Dicono che l’autonomia della Jaguar E-Type Zero elettrica con una carica sia di 270 Km reali. Il pacco batterie ha una capacità di 40 kWh. Le prestazioni dichiarate sono accelerazione 0-100 in 5,5 secondi. Velocità massima non comunicata ma si deve ricordare che in generale i motori elettrici delle auto di serie tendono a surriscaldarsi eccessivamente, quindi i sistemi di protezione elettronici impediscono il raggiungimento di velocità elevate, anche perché altrimenti la batteria si esaurirebbe in un attimo, lasciando tutti a piedi.
Va bene che il futuro sembra dirigersi verso la propulsione elettrica, o perlomeno si sta spingendo in questa direzione; ma che bisogno c’era di maltrattare un capolavoro del passato, l’auto che lo stesso Enzo Ferrari definì la più bella del mondo? Ve la immaginate una 250 Testa Rossa con un insulso motore elettrico invece del V12? Sarebbe un vero e proprio attentato. Pensate ad un’auto leggendaria che fa lo stesso rumore di una lavatrice. Tremendo.

Impostazioni privacy