Per John Elkann e le sue aziende sono tempi molto duri, ed ora è arrivata una notizia molto preoccupante che riguarda una delle sue aziende principali. Ecco di quale si tratta ed a quanto sono pari le perdite.
John Elkann ricopre un gran numero di ruoli dirigenziali e gestisce da anni ormai le aziende della famiglia Agnelli, dopo essere stato eletto dal nonno, il famoso Avvocato, come il suo erede in questo ruolo. L’azienda che dà più soddisfazioni è sicuramente la Ferrari, almeno sul piano commerciale. John è il presidente del Cavallino ormai dal 2018, quando prese il posto del defunto Sergio Marchionne, prematuramente scomparso nel luglio di 7 anni fa.
Dal punto di vista delle vendite e dei fatturati, sotto Elkann la Ferrari ha fatto dei passi da gigante notevoli, mentre in F1 i risultati non sono arrivati, tutt’altro. Le delusioni aumentano di anno in anno, ed alla sua gestione non sembra interessare più di tanto l’aspetto sportivo. Per il resto, l’amministratore delegato di Exor ha i suoi problemi con Stellantis, gruppo automobilistico in caduta libera, ma non è finita qui. C’è un’altra azienda parte di Exor che è in grave difficoltà, e per cui sarà necessario un rapido intervento.
Elkann, i ricavi di Gedi sono in calo del 20%
Nelle ultime ore, è stato diffuso il bilancio di Gedi 2024, chiuso in calo del 20%, con un rosso dimezzato a 45 milioni rispetto al 2023. Si tratta di una notizia estremamente negativa per John Elkann, ricordando che il Gruppo Editoriale, di cui fa parte anche “Repubblica“, è parte integrante di Exor. Secondo i dati riportati da “Calcio e finanza“, l’esercizio 2024 si è chiuso con gravi perdite, con i ricavi consolidati che si sono fermati a 386,8 milioni di euro, crollando del 18,2% rispetto all’anno precedente. I ricavi da pubblicazioni sono scesi a 133,4 milioni, quelli da pubblicità a 230,3 milioni, quelli da vendita di contenuti a 5 milioni.
Gli unici due progressi vengono registrati su vendita altri servizi, con aumento a 12,2 milioni di euro, ed anche alla voce altri ricavi, in aumento da 4,7 a 5,9 milioni di euro. Il calo è pari al 7,8% se si escludono gli effetti delle cessioni delle testate locali, mentre i ricavi che derivano dalle attività digitali rappresentano il 28,8% del fatturato. La divisione stampa locale ha fatto segnare ricavi per appena 74,7 milioni, quasi dimezzati rispetto ai 137 milioni dell’anno precedente. Una situazione che Elkann e soci non possono sottovalutare in chiave futura. Vedremo quali saranno le loro prossime mosse.
