John Elkann, continuano le cessioni eccellenti: a rischio due realtà storiche italiane

E’ un momento molto complesso per l’erede dell’impero degli Agnelli. John Elkann potrebbe decidere di vendere altri due punti fermi del suo portfolio aziendale.

Quanto la crisi sia profonda per l’erede della famiglia Agnelli, John Elkann, lo si evince dalle scelte che si sta approssimando a prendere. Numerosi sono i rumor intorno alla cessione della Maserati e dell’Alfa Romero, due pilastri storici dell’automobilismo italiano e del Gruppo Stellantis, ma l’impero della famiglia con il suo portfolio aziendale si allarga ad altri settori, altrettanto in crisi.

 John Elkann: Cessioni
John Elkann, continuano le cessioni eccellenti (Ansa) – AllaGuida.it

Il Gruppo Exor sembrerebbe volere uscire dall’ambito dell’editoria, cedendo la Repubblica e la Stampa, ma l’ordine preciso della cessione si inverte. Le attività del polo Gedi complessivamente ammontano a 118 milioni di euro. Alla cessione e alla relativa acquisizione della Stampa sembrerebbe interessato Nem, il valore dell’operazione ammonterebbe a circa 50 milioni di euro. I collaboratori, i giornalisti della nota rivista la Stampa sono stati avvisati delle novità e dei possibili tagli e prepensionamenti in un futuro prossimo.

Passo indietro di John Elkann

Naturalmente è tutto in divenire e per il momento se ne parla solo. Una volta realizzata la cessione della Stampa si passerà alla Repubblica, tra gli acquirenti spicca la famiglia di armatori greci Kyriakou, editori della TV ellenica Antenna. Sul tavolo delle trattative anche le attività radiofoniche come Deejay, Capital e m2o. Queste informazioni sulle possibili cessioni si incastrano perfettamente con le difficoltà finanziarie che il Gruppo Stellantis sta attraversando in una fase di crisi profondissima.

Maserati Alfa Romeo Stellantis cessione
Alfa Romeo e Maserati diventano arabe? L’indiscrezione che fa tremare (Ansa – allaguida.it)

Non si vede la luce in fondo al tunnel per il Gruppo capitanato da Elkann, troppi fattori in gioco stanno remando contro, un mercato dell’automobile europea che arranca per innovazione, l’espansione del mercato cinese sempre più concorrenziale e una burocrazia che tutto fa tranne che incentivare il mercato. Come sempre quando un’azienda è in crisi, ci rimettono tutti, soprattutto coloro che lavorano per il Gruppo, come in questo caso, che sono esposti fortemente al licenziamento. Seguiremo da vicino i prossimi sviluppi, tenendovi costantemente informati.

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