John Elkann sotto scacco: volano critiche feroci per le ultime decisioni prese

John Elkann continua a essere al centro delle dinamiche del Belpaese, nel bene e nel male. Il numero 1 di Stellantis è nel mirino dei detrattori per le recenti cessioni aziendali.

Essere John Elkann appare essere la cosa più semplice al mondo. Erede di Gianni Agnelli, miliardario e Presidente della Ferrari. Uomo cresciuto in giro per il mondo nei migliori istituti e formato per diventare un manager poliglotta e infallibile. Dopo la morte di suo figlio, l’Avvocato non ebbe grossi dubbi nel nominare il primogenito di Margherita Agnelli e Alain Elkann. Il nativo di NY pare aver ereditato un carico di responsabilità più grande di lui in una fase di piena crisi dell’industria dell’Automotive.

Decisione su John Elkann
I guai di John Elkann (Ansa) Allaguida.it

Il core business degli Agnelli è ruotato sempre intorno ai motori, con la FIAT in primo piano e con una serie di acquisizioni mirate di marchi storici. Dalla fusione tra la FIAT Chrysler Automobiles e il Gruppo PSA è nata Stellantis. La galassia italofrancese dopo uno start positivo è piombata in serie difficoltà a causa della carenza di domanda di vetture elettriche. Elkann si è trovato nell’occhio del ciclone in una fase in cui il prodotto interno europeo è nella morsa dei dazi americani e del boom dei nuovi major asiatici.

I guai di John Elkann

Davanti al calo di vendite e alle prime offerte valide il nipote di Gianni Agnelli ha vacillato. Ha iniziato a tamponare con una migrazione aziendale in territori dove il costo della manodopera risultasse più basso, come Polonia e Serbia. È arrivata la cessione di Iveco agli indiani di Tata Motors, mentre la parte militare è passata a Leonardo. Un emblema del Made in Italy è finito in mani straniere, mentre la famiglia piemontese continua a scannarsi sull’eredità storica.

John Elkann si inserisce Del Vecchio
John Elkann fa discutere ancora (ANSA) – Allaguida.it

Persino il Gruppo Gedi sta diventando un affare per il greco Kyriakou e per il principe Bin Salman come socio, superando l’offerta di Leonardo Maria Del Vecchio, la cui holding ha sede in Lussemburgo. Nel Belpaese si parla sempre meno italiano, sebbene in Stellantis si era detto di aprire una nuova linea a favore degli operai nostrani con il campano Antonio Filosa in prima linea. Piccolo particolare, l’ufficio operativo del nuovo CEO è a Detroit e nel piano c’è un rilancio in grande stile dei marchi a stelle e strisce sul suolo americano. Exor che ha sede ad Amsterdam è solo un altro esempio di come, da anni, girino gli affari nella famiglia torinese all’alba di un 2026 che si preannuncia di cessione e non di passione.

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