La BMW E30 M3 a 4 porte è nata come una BMW 318i a 5 marce del 1989, grazie al lavoro di specialisti che l’hanno resa unica al mondo.
Facciamo un salto indietro a un’epoca d’oro per i motori dove i costruttori osavano lanciare vetture pepate senza compromessi. Non c’era la spasmodica attenzione attuale alla tecnologia e all’efficienza. Si costruivano vetture estremamente veloci e che dovevano stupire. Sia in Polonia che a New York dei tecnici hanno eseguito dei lavori per rendere speciale una BMW E30 M3.

La Serie 3 di seconda generazione, realizzata tra il 1982 e il 1994, aveva quattro stili di carrozzeria (coupé a 2 porte, cabriolet a 2 porte, berlina a 4 porte e station wagon a 5 porte), nel tentativo di fare ingolosire una clientela dal palato fine. Nacque cosi la leggendaria serie Motorsport della BMW, svelata nel 1986 come modello speciale omologato per il DTM. Caddero i veli sulla M3 al Salone di Francoforte del 1985, creata principalmente in versione coupé, sebbene furono lanciate anche alcune versioni decappottabili.
Avete mai visto una versione 4 porte della E30 M3? La domanda è retorica, ma la risposta ai vostri desideri esiste. Pur non essendo stata partorita come M3, la berlina 318i del 1989 si è convertita e sarà l’oggetto del contendere dei collezionisti all’asta.
Le caratteristiche della BMW M3 unica al mondo
La rivisitazione a 4 porte vanta pannelli posteriori personalizzati, un montante C unico, set cerchi OEM BBS Style 5 da 16″, un bagagliaio realizzato su misura, il lunotto posteriore OEM E30 M3, i sedili anteriori e posteriori OEM M3, i finestrini a manovella, il volante Euro M-Tech 2. Spicca per una carrozzeria rossa chiamata Zinnoberrot Red, uno dei colori più iconici della BMW degli anni ’80 e dei primi anni ’90.

Sotto al cofano c’è un motore M54 da 3,0 litri a sei cilindri in linea, derivato da un modello E46 330i ZHP. Sprigiona almeno 235 cavalli e 301 Nm di coppia, anche se grazie a collettori, aspirazione e scarico aftermarket, si potrebbe arrivare a 260 CV.
Si tratta di un modello unico che nemmeno i tecnici della BMW hanno osato realizzare. All’asta potrebbe raggiungere una cifra piuttosto elevata per la sua esclusività, del resto le condizioni sono da vetrina e la nostalgia è un elemento che farà tanto sull’offerta finale dell’acquirente.