La Ferrari produce, da sempre, dei motori potenti e raffinati nelle tecnologie. Oggi vi mostreremo un progetto che in pochi ricordano, ma che ha segnato la storia delle quattro ruote.
Per la Ferrari sono tempi d’oro sul fronte aziendale, con vendite e profitti in netto aumento da diversi anni. La coppia formata da John Elkann nel ruolo di presidente e Benedetto Vigna in quello di CEO ha portato il Cavallino a toccare vette mai esplorate in passato, ma i tifosi restano molto delusi dai deludenti risultati in F1. Anche il 2025 è un anno da dimenticare, mentre il Cavallino domina nel FIA WEC, dove l’Hypercar, la 499P, ha vinto le prime tre gare stagionali.
Sul fronte delle supercar, è stata da poco svelata la nuovissima 296 Speciale, una versione estrema del bolide spinto dal motore V6 biturbo, da quasi 900 cavalli ed oltre 400.000 euro. Il 9 di ottobre sarà svelata la prima Rossa ad emissioni zero della storia, un qualcosa di impensabile sino a pochi anni fa. Nelle prossime righe, vi parleremo di un celebre motore Ferrari che è stato montato su una berlina, ovviamente non prodotta dal Cavallino. La storia è forse poco nota ai più giovani e merita di essere raccontata.
Negli anni Ottanta e Novanta, l’automotive italiano era al vertice nel settore, e le berline dominavano a livello di design e di eleganza. Una speciale versione della splendida Lancia Thema montava un motore V8 Ferrari, e fu svelata al mondo al Salone di Parigi del 1984. Si trattava del primo progetto Tipo 4, un programma congiunto che vedeva i marchi italiani collaborare tra loro per berline di alta fascia. La Thema fu disegnata da Giorgetto Giugiaro, che optò per una tre volumi dotata di calandra trapezoidale, con passaruota sporgente. Il cofano aveva una linea affilata ed un parabrezza molto elegante completava un vero e proprio esempio di eleganza.
La versione 8.32 era quella più desiderata in assoluto, visto che veniva spinta da un motore Ferrari V8 da 215 cavalli 3.0 litri, derivato da quello che equipaggiava la 308 e la Mondial Quattrovalvole, ed era dotato di una scritta Lancia by Ferrari. L’erogazione fu limitata in modo da renderla più progressiva, ed aggiornato in modo da adattarlo ad un motore a trazione anteriore. Vennero aggiunti anche altri dettagli distintivi, come uno spoiler posteriore elettrico a scomparsa e cerchi in lega a stella, come quelli che avevano le auto del Cavallino di quei tempi.