E’ incredibile quanto siano diventate potenti le e-bike di ultima generazione. Andiamo allo scoperta di un modello sensazionale.
Quando si sono viste in commercio le prime biciclette elettriche da parte di molti lo scetticismo è stato grande, sia da parte dei ciclisti, puristi, sia da parte dei motociclisti. Con l’evoluzione dei modelli e dei motori elettrici in produzione parte dello scetticismo è caduto a favore dell’idea che è alla base dell’acquisto di una buona bicicletta elettrica, c’è una valida alleata ed amica in estate su un’isola o in montagna dove le salite sono l’altra faccia delle discese.
Tanta innovazione e tecnologia nei motori elettrici prodotti per le bici, dove l’obiettivo è da una parte la riduzione dei pesi, dall’altro maggiore efficacia e durevolezza della batteria. DJI ha sorpreso tutti con il suo primo motore per bici elettrica, l’Avinox M1. Con 105 Nm di coppia e 850 W, con una coppia massima in 30 secondi.
Specialized è arrivata con il suo innovativo motore 3.1 Turbo Levo, che, nella versione S-Works, eroga una coppia standard illimitata di 111 Nm e 720 W; guanto di sfida per DJI che ha, quindi, preso una decisione: niente più coppia massima in 30 secondi, un nuovo propulsore da 120 Nm e i 1.000 W di boost.
E-bike da corsa
L’azienda cinese AmFlow è stata la prima a utilizzare questo DJI Avinox M1, un successo. Da qui altri marchi hanno iniziato ad adottare suddetto motore, tra cui i brand spagnoli Megamo e Unno, Commençal, Forbidden, Rotwild, Teewing, Paprika 53, Crestline. Il motore pesa solo 2,52 kg e, secondo i suoi creatori, sta nel palmo di una mano e si adatta benissimo sia per quei modelli a metà strada tra Enduro e Allmountain, sia a cavallo tra XC e Trail. Date una occhiata all’esperto del canale YouTube PIANETAMTB.
Addirittura è stato adottato su bici gravel. Questo sta a significare quanto valido sia il progetto del propulsore in oggetto, che ha convinto tutti: produttori e fruitori di bici elettriche. Si farà strada in un mercato sempre più attraente.
