La Cina “tradisce” l’elettrico e ora torna indietro: la nuova scelta per i motori più gettonati fa scandalo

Dopo aver fatto faville nel segmento delle auto elettriche e poi in quello delle auto ibride, i top brand cinesi stanno puntando soprattutto sui motori termici 1.5 di cilindrata.

Nel 2023, la Cina è diventata il primo esportatore mondiale di automobili, superando il Giappone. Un boom nato dalla possibilità di sviluppare senza troppa burocrazia un intero mercato. La nascita di nuovi marchi è stata favorita dal Governo cinese. Difatti sul mercato interno, le auto cinesi rappresentano la quota principale dell’intero sistema, con BYD che ha superato i colossi mondiali, compresa la Volkswagen.

La Cina "tradisce" l'elettrico e ora torna indietro: la nuova scelta per i motori più gettonati fa scandalo
Auto Cina – Allaguida.it

A fine 2024 il mercato è cresciuto grazie soprattutto agli ibridi plug-in che possono offrire un’autonomia molto più estesa. Lo scorso anno sono state immatricolare 31,4 milioni di nuovi veicoli pari ad un aumento del 4,5% rispetto al 2023. Il boom delle vendite ha superato anche quella della produzione che pure è cresciuta, ma soltanto del 3,7%.

Tra i marchi più affermati nel nostro Paese ci sono: MG (Saic), DR (con Evo e Tiger), Byd (e il brand premium Denza), Omoda, Jaecoo (Chery), Lynk&Co e Polestar (Geely), Emc (Eurasia Motor Company con Intergea), Leapmotor (con Stellantis) e altri legati a Dongfeng. I produttori automobilistici cinesi stanno scalando le classifiche europee a un ritmo impressionante, ma ora non si stanno limitando solo alle EV e alle vetture ibride. I brand hanno individuato nella cilindrata 1.5 una proposta top nelle Nazioni del sud-est asiatico.

La Cina investe sui motori termici

I mezzi con motori fino a 1.5 litri presentano dei dazi d’importazione ridotti al 5%, un vantaggio competitivo importante rispetto al 20% applicato ai motori di cilindrata superiore. Alcun modelli come Forthing Friday e le EMC Quattro e Sette hanno tenuto fede alla tecnologia giapponese. I player del settore hanno sviluppato nuovi motori diesel.

Rivoluzione auto cinesi
La Cina investe sui motori di diverso tipo (Ansa) Allaguida.it

Una parte importante di auto cinesi è controllata da Acteco, una joint venture tra il major Chery e la realtà austriaca AVL. Jaecoo 7 ibrida plug-in e le DR 3.0, 5.0, 6.0 e 7.0. La collaborazione tra Chery e AVL presenta un esempio lampante di come le collaborazioni automobilistiche possano rivoluzionarie l’intero settore. BYD realizza autonomamente i motori per i suoi modelli ibridi plug-in, avendo una capacità di innovazione notevole. Il successo dei motori 1.5 è la prova dei piani del car market cinese che partendo dalle novità eco si sono lanciati sui diesel, mentre l’Europa ha steso per anni tappeti rossi.

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