Lewis Hamilton era arrivato a Maranello con l’obiettivo di riportare il Cavallino sul tetto del mondo, con la speranza di trovare una squadra ambiziosa pronta ad accoglierlo e una vettura all’altezza delle sue ambizioni.
La Ferrari aveva concluso il 2024 con un secondo posto in classifica costruttori e aveva impostato un lavoro rivoluzionario sulla monoposto. La SF-25 sarebbe stata rivista in ogni aspetto rispetto alla SF-24 con un cambio di filosofia sulle sospensioni. L’obiettivo minimo, promesso dal t.p. Frederic Vasseur, era quello di lottare per la conquista del titolo mondiale. Una stagione con qualche sporadica vittoria sarebbe già stata considerata fallimentare. Il tecnico francese, dopo un biennio di rodaggio al muretto, aveva costruito una squadra a sua immagine e somiglianza.

L’ultimo tassello era l’arrivo di Lewis Hamilton e l’exit di Carlos Sainz. Morale della favola, oramai giunti a fine campionato, è riuscito lo spagnolo a salire sul podio sulla Williams ma non il 7 volte iridato vincitore di 105 Gran Premi in F1. Per ora l’avventura dell’anglocaraibico in Ferrari si è rivelata essere fallimentare in pista, ma non sul lato marketing dove si sono fusi due marchi. Lewis Hamilton è una impresa e il passaggio dalla Mercedes alla Casa modenese ha reso molto sul piano economico. Hamilton ha strappato al Presidente John Elkann un contratto faraonico e gli sponsor hanno fatto il resto. Comunque vada Hamilton ci ha guadagnato e la stessa Ferrari, sempre più attenta all’immagine, è cresciuta nei fatturati e nel merchandising.
L’ammissione di Lewis Hamilton
Il numero 44 ha vinto la SR in Cina, ma non è mai riuscito a ripetersi in una sfida domenicale. I 7 podi di Leclerc nei GP contro gli 0 di Hamilton sono un dato eloquente. Non c’è stato un passo in avanti nel finale di stagione e nemmeno quella dimostrazione di esperienza. Il feeling con la SF-25 non è mai decollato e il ritmo nei GP è stato troppo lento rispetto alla concorrenza, anche quella interna.

Sebbene si tratti per ora di un flop epocale, alla domanda su Ferrari Magazine: “Ti aspettavi che il tuo ingaggio con la Ferrari avrebbe avuto un impatto epocale, come si è rivelato?” Hamilton ha risposto: “Sapevo che affiancare i nostri marchi sarebbe stato un grande passo avanti. Ma ti colpisce ancora e pensi: ‘È ancora più potente di quanto immaginassi’. È bellissimo e ci sono stati molti aspetti positivi, anche se comporta anche molta responsabilità e peso. Tutti si aspettano di vincere subito, ma ‘Roma non è stata costruita in un giorno’. Quanto tempo ci vorrà? Lo scopriremo”.





