Continuano a tremare i lavoratori del gruppo Stellantis, ai quali non viene garantita alcuna certezza sul futuro. Una delle ultime decisioni prese dai vertici non fa ben sperare in vista dei prossimi periodi.
La crisi del settore automotive continua a mietere vittime e chiusure forzate di stabilimenti, che di certo non fanno il bene dei lavoratori. In Italia, quello che vivono il gruppo Stellantis ed i suoi lavoratori è un vero e proprio dramma industriale, da cui sarà molto difficile rialzarsi in tempi brevi. I sindacati hanno lanciato l’allarme, rendendo noto che c’è il rischio che salti anche il premio produzione previsto per la fine dell’anno.

Il motivo? I pessimi risultati che il gruppo ha messo insieme nel primo semestre del 2025, ed in caso di mancato miglioramento nella seconda parte dell’anno, è molto probabile che l’erogazione del bonus previsto per i dipendenti possa saltare. Le sigle sindacali hanno richiesto un incontro immediato al CEO Antonio Filosa, ma proprio nelle ultime ore, è arrivata un’altra notizia estremamente negativa. Stellantis ha deciso di fermare la produzione in uno dei più popolari impianti italiani, che però riprendere a breve la propria attività. Si tratta, in ogni caso, di un altro campanello d’allarme.
Stellantis, si ferma per giorni la produzione a Pomigliano d’Arco
Il gruppo Stellantis ha annunciato che lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove nascono la FIAT Panda e l’Alfa Romeo Tonale, si fermerà per qualche giorno. Al contrario di altri impianti, lo stop sarà di breve durata, almeno secondo quanto comunicato. La linee della Panda, l’auto più venduta in Italia da 13 anni a questa parte, si fermeranno dal 29 di settembre al 6 di ottobre, mentre quelle della Tonale, il SUV di Segmento C della casa di Arese, dal 29 di settembre al 10 di ottobre. La speranza è che, con il passare dei giorni, la chiusura non venga prorogata, come già avvenuto in altri crisi.

Ma per quale ragione si è proceduto per una scelta simile? Stellantis vuole sospendere la produzione per ottimizzare il proprio assetto industriale, soprattutto nei mercati europei dove, storicamente, ci sono dei cali nelle vendite verso la fine dell’anno. La FIAT Panda continua a volare ed è molto probabile che andrà a migliorare il numero delle vendite dello scorso anno, che era stato superiore alle 99.000 unità. La Tonale ha invece totalizzato una flessione dell’1,9% nel primo semestre, in attesa che venga lanciata nei prossimi anni la sua sostituta.