La famiglia piemontese, nonostante la crisi del Gruppo Stellantis, gode di una posizione privilegiata da decenni. Gli Agnelli sono il punto di riferimento nel settore delle auto.
Il primo pensiero sugli Agnelli è sulla FIAT e la Juventus, ma le attività in cui sono coinvolti i discendenti del nucleo più chiacchierato d’Italia sono innumerevoli. Gran parte del patrimonio è nato dalla produzione di automobili. Giovanni Agnelli, nonno di Gianni, vendeva spezie all’ingrosso, registrando grandi guadagni, che reinvestiva acquistando tenute e terreni agricoli e fondando a Carignano una raffineria di zucchero, la “Agnelli, Pelisseri e Compagnia, Raffinatori”.

Dalla produzione dello zucchero si passò alla seta. Avendo tantissimi terreni e possibilità economiche in un momento dove l’Italia stava crescendo, la famiglia Agnelli si divise nel ramo imprenditoriale e in quello più legato a professioni nell’ambito medico e legale. Giovanni Agnelli comprese la necessità di investire in un settore che avrebbe cambiato la fotografia del nostro Paese. L’imprenditore creò la FIAT nel 1899.
Il padre di Gianni Agnelli, Edoardo, morì tragicamente in un incidente aereo. Gianni a 14 anni si ritrovò orfano, ma con un nonno che tutti chiamavano “il Senatore”. Il vero genio della famiglia fu proprio Giovanni che riuscì a gettare le basi per quella che sarebbe stata una delle attività più redditizie del 1900. Gli Agnelli oggi sono una delle famiglie più note di Italia e del mondo. Imprenditori da generazioni hanno fatto la storia in diversi settori, a partire dalle auto.
La ricchezza degli Agnelli
Exor include la compagnia di capital good CNH Industrial, la Ferrari, il gruppo industriale Iveco, la società calcistica Juventus, il settimanale The Economist e il gruppo editoriale GEDI, quest’ultimo proprietario dei quotidiani la Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX, di una serie di quotidiani locali e di varie emittenti radiofoniche. Il nipote di Gianni Agnelli, John Elkann, è numero 1 di Exor, del Gruppo Stellantis e della Ferrari.

Exor ha raggiunto un Gross Asset Value (valore lordo degli attivi) di oltre 33 miliardi di euro: il 65% di questi è rappresentato dalle partecipazioni in Ferrari, Stellantis e CNH industrial. Un 10% proviene dalle partecipazioni in Iveco, Juventus, Institut Mérieux, Christian Louboutin, Via, The Economist, GEDI e altre società. Infine, il 5% è dato dalle attività di Lingotto e di Ventures (ex Seeds). Secondo Forbes, al 6 aprile 2022 con un patrimonio netto stimato di 2,1 miliardi di dollari, John Elkann è risultato essere il 1580° uomo più ricco al mondo.