Il 2026 sarà un anno di rivoluzione per la F1, con l’avvento di nuove power unit che tiene in agitazione i team. Due noti motoristi hanno lasciato la Ferrari, ed ora è bene fare chiarezza su ciò che sta accadendo.
Il Gran Premio d’Italia corso a Monza lo scorso week-end ha regalato l’ennesima, fredda delusione ai tifosi della Ferrari, costretti ad assistere alla galoppata della Red Bull di Max Verstappen, il quale ha rifilato ben 25 secondi a Charles Leclerc. All’indomani della disfatta brianzola, sono emerse indiscrezioni relative ad un doppio addio alla casa di Maranello, quello di Wolf Zimmermann e Lars Schmidt, due tra i motoristi di punta nello staff di Enrico Gualtieri.

A quanto pare, i due ingegneri tedeschi avrebbero deciso di lasciare per divergenze interne secondo alcune fonti, e sarebbero pronti per raggiungere Mattia Binotto all’Audi, unendosi ad un progetto che affascina molti tecnici del paddock. In seguito, Leo Turrini ha riportato che anche il responsabile dell’aerodinamica Diego Tondi sarebbe in partenza, indiscrezione poi smentita da altre fonti. La Ferrari, in ogni caso, vive l’ennesima rivoluzione interna, ed è bene fare chiarezza su ciò che potrebbero significare queste partenze, a pochi mesi dalla rivoluzione tecnica del prossimo anno.
Ferrari, l’addio di Zimmermann e Schmidt e le ambizioni 2026
Dobbiamo subito sgomberare il campo da ogni dubbio: non ci sono prove sul fatto che la power unit della Ferrari per il 2026 sia un flop, e non possiamo affermare con certezza che Wolf Zimmermann e Lars Schmidt siano partiti per questo motivo da Maranello. Ciò che è certo, in base alle nostre fonti, è che la power unit non stia ancora girando al banco, anche se attorno al nuovo motore c’è molta fiducia all’interno del reparto corse di Maranello. Non ci sono notizie che fanno pensare a problemi legati al motore endotermico, soprattutto sulla camera di combustione.

Al momento, dunque, non è possibile dare certezze sul fatto che il nuovo motore abbia deluso, ma è chiaro che occorrerà trovare dei sostituti adeguati a chi ha lasciato la Gestione Sportiva di Maranello. La Ferrari non può e non deve permettersi di sbagliare anche il progetto del prossimo anno, perché in quel caso l’avventura di Frederic Vasseur sarebbe realmente terminata. La dirigenza ha rinnovato in lui la fiducia, ma dopo tante belle parole, è arrivato il momento di dimostrare con i fatti che la suddetta fiducia sia stata meritata.