La Ferrari e quella difficilissima separazione: tutto è cambiato da quel momento

Diversi anni fa, la Ferrari si separò da una di quelle colonne portanti che l’hanno resa grande in tutto il mondo. Il responsabile del design del Cavallino torna su quanto accadde tempo fa.

Il marchio Ferrari si gode un periodo di grandi risultati finanziari, con vendite in costante aumento e che danno ragione alla gestione del presidente John Elkann e del CEO Benedetto Vigna. Entrambi sono stati pesantemente criticati dai tifosi per gli scarsi risultati in F1, ma è evidente come i due siano ben più interessati agli affari ed ai fatturati. Quest’anno sarà svelato un totale di sei nuove vetture, a cominciare dalla 296 Speciale già lanciata qualche settimana fa.

La Ferrari e quella difficilissima separazione: tutto è cambiato da quel momento
Ferrari (Pixabay.com) – Allaguida.it

Il modello più atteso, anche se non del tutto in senso positivo, è l’elettrica a cui saranno tolti i veli il 9 di ottobre prossimo. In base alle indiscrezioni circolate negli ultimi mesi, costerà 500 mila euro, si chiamerà semplicemente “Elettrica” e sarà un crossover. La Ferrari guarda il futuro, mentre il sito web “Motor1.com” ha intervistato Flavio Manzoni, il direttore del Centro Stile del Cavallino, il quale ha ricordato la separazione tra la Rossa e Pininfarina, risalente ormai al lontano 2013. Si trattò di un evento storico, vista la partnership di lunga data con la società di design che era iniziata ai tempi del Drake.

Ferrari, Flavio Manzoni ricorda la separazione da Pininfarina

La Ferrari, dopo l’addio a Pininfarina, ha costruito un proprio hub, il sopracitato Centro Stile, con a capo Flavio Manzoni, che ha raccontato quanto accadde ormai oltre un decennio fa: “All’inizio è stato molto, molto difficile per Pininfarina, che ha dovuto accettare la fine di una partnership durata per 60 anni. La Ferrari aveva deciso di creato un proprio centro di design interno, e decise di chiudere quella collaborazione. Ma era anche necessario, perché eravamo anche l’unica casa costruttrice al mondo che non era dotata di un centro di progettazione interno, e la cosa era strana e molto rischiosa“.

Pininfarina il racconto di Flavio Manzoni
Pininfarina logo (ANSA) – Allaguida.it

La Ferrari voleva dotare le proprie auto di un design al 100% creato a Maranello, unendo i reparti, e Manzoni ha aggiunto: “L’altro problema era legato all’alto livello di complessità tecnica delle auto, che stava aumentando molto. Era dunque necessario lavorare come una squadra in perfetta sinergia, non con i progettisti che lavoravano da altre parti e gli ingegneri a Maranello. La presenza del centro di progettazione in fabbrica è fondamentale, ci sono incontri quotidiani in fabbrica tra ingegneri, aerodinamici, economisti ecc. Passo dopo passo, tutti lavorano insieme“.

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