La Ferrari più innovativa di sempre: nata da un profondo “dolore”, aveva anche una gemella

La Casa modenese ha creato, parallelamente, diverse vetture che avevano elementi comuni tra loro scopriamo. Le soluzioni tecniche geniali del “gioiello gemello”.

Vi sono Ferrari che possono raccontare storie uniche, anche di profonda tristezza. La Dino 308 GT4 e la 208 GT4, in seguito Ferrari 308 GT4 e 208 GT4, sono delle 2+2 a motore centrale V8, costruite dalla Casa modenese in un momento molto difficile. La Dino 308 GT4 fu introdotta nel 1973 e affiancata dalla 208 GT4 nel 1975, in un progetto specifico voluto da Enzo Ferrari.

La Ferrari più innovativa di sempre: nata da un profondo "dolore", aveva anche una gemella
Ferrari (Unsplash.com) – Allaguida.it

Il compianto figlio del Drake aveva creato un motore innovativo, essendo un genio della meccanica. Il marchio Dino, per differenziare le Ferrari senza motore V12, trovò una collocazione sul mercato fino al maggio 1976. La GT4 fu la prima a montare il motore V8 posteriore-centrale che sarebbe diventato un vanto per Enzo.

La GT4 fu la prima Ferrari di serie con carrozzeria disegnata da Bertone anziché da Pininfarina. Quest’ultima fu contrariato dalla decisione di affidare lo stile alla carrozzeria Bertone. Le linee erano strane per il linguaggio adottato da sempre dalla Ferrari. Addio a linee sinuose ed eleganti e spazio a un design tagliente e sportivo. La antenata a due posti, la Dino 246 GT e GTS, non piacquero ai puristi. Molti criticarono le due vetture perché sembravano un mix tra la Lancia Stratos di Bertone e alla Lamborghini Urraco, creata da Marcello Gandini. La Dino 308 GT4 replicava, esattamente, lo stesso look dell’Urraco.

Le caratteristiche tecniche della Ferrati GT4

Il telaio tubolare spaceframe era ereditato dalla Dino 246, ma fu allungato per un passo di 2.550 mm. Le sospensioni erano indipendenti, con doppi bracci trasversali, barre antirollio, ammortizzatori telescopici coassiali e molle elicoidali su entrambi gli assi. Persino il campione di F1, Niki Lauda, venne coinvolto nel progetto tecnico. Il risultato, in ogni caso, non convinse i collezionisti.

Ferrati GT4
Le novità tecniche della Ferrari GT4 (Media Press) Allaguida.it

Sotto al cofano della GT4 c’era un V8 da 2,9 L, montato trasversalmente solidale al cambio transaxle a 5 marce. Era dotato di pneumatici Michelin XWX 205/70VR14 e 195/70R14 sulla 208 GT4. Il motore aveva un blocco e teste in lega di alluminio, 16 valvole e doppio albero a camme in testa azionato da cinghie dentate; produceva 255 CV (188 kW) nella versione europea e 240 CV (179 kW) in quella americana. Il sistema di induzione utilizzava quattro carburatori Weber 40 DCNF.

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