La FIAT, nel corso della propria storia, ha regalato grandi emozioni ai clienti con modelli unici e caratteristiche inimitabili. Andiamo a scoprire uno dei modelli più amati, che chiuse un’epoca della casa di Torino.
Il mercato dell’auto odierno richiede nuove sfide ai costruttori, chiamati a rispondere ad esigenze e richieste ben diverse, da parte dei clienti, rispetto al passato. Oggi il settore è dominato dai SUV, che in Europa rappresentano circa il 56% della quota di mercato, un dato impressionante. In passato, si puntava invece sulle berline e su altri segmenti, come è possibile scoprire dando uno sguardo all’offerta dei costruttori del vecchio secolo. Una delle FIAT più curiose, in tal senso, era la Argenta, berlina di classe medio-alta prodotta tra il 1981 ed il 1985, che oggi non potrebbe di certo competere con la concorrenza come all’epoca.

Venne progettata per sostituire la FIAT 132, ed in seguito avrebbe ceduto il passo alla Croma, ovvero l’ultima ammiraglia mai prodotta dalla casa di Torino. Alla fine degli anni Settanta, la 132 era ormai giunta al termine del proprio percorso, e l’Argenta, che debuttò nel maggio del 1981, fu eletta come suo erede. Tuttavia, fu sfruttata la struttura base della 132, da cui furono ripresi pianale, abitacolo, giroporte ed altri dettagli estetici, mentre il frontale e la coda furono ridisegnati.
FIAT, ecco l’Argenta che fu l’ultima a trazione posteriore
La FIAT Argenta passò a delle linee più squadrate, con gruppi ottici di forma rettangolare, grandi paraurti e fascino laterali in plastica. Del tutto differenti gli interni, dominati da nuovi rivestimenti dei sedili. Fu l’ultima auto di serie della casa di Torino a sfruttare la trazione posteriore, che, assieme alla meccanica, fu ripresa interamente dalla 132. L’argenta aveva un motore situato in posizione anteriore, con un retrotreno ad assale rigido. Al suo debutto, fu spiegato che il nome Argenta era legato ad Argenta Campello, la giovane figlia di Maria Sole Agnelli.

Era disponibile nelle versioni 1600, con motore da 98 cavalli e 1.585 cc di coppia, 2000 i.e., con 122 cavalli e 1.995 cc di cilindrata, ma anche in una variante diesel 2500, con 2.445 cc di cilindrata e 72 cavalli di potenza massima. Va detto però che l’Argenta non fu un gran successo a causati forme già vecchie ed un aspetto che, in generale, non convinse mai la clientela. Un peccato, perché era dotata di grandi dotazioni come pannello di controllo e servosterzo sulla variante 2000 i.e., ma ci pensò poi la Croma a raccogliere al meglio l’eredità e ad entrare nella storia.