La FIAT di cui vi parleremo oggi ha da poco compiuto 30 anni di storia, ed è ancora ai nostri giorni uno dei modelli più amati della casa di Torino. Riscopriamone i segreti.
Il marchio FIAT è oggi sotto la gestione del gruppo Stellantis, e non è un mistero che abbia perso quella magia che lo caratterizzava il passato. Oltre trent’anni fa, la casa di Torino presentò al mondo la mitica Barchetta, forse la spider più nota della storia del costruttore piemontese. Fu prodotta tra il 1994 ed il 2005, riportando il brand in questione nel mondo delle auto scoperte dopo decenni di assenza.

Ne furono prodotti un totale di 57.791 esemplari, e la sua lunghezza era pari a 3.916 mm, per una larghezza di 1.640 mm, altezza di 1.265 mm ed un passo di 2.275 mm. Il peso era contenuto ad appena 1.060 kg, un vero e proprio esempio di leggerezza, altro aspetto che oggi è andato perduto tra complessi sistemi ibridi ed elettrici. La FIAT Barchetta nacque sul telaio della Punto ed il disegno è opera di Andreas Zapatinas, un design greco che si ispirò nei primi schizzi alla Ferrari 166 MM, restando a capo del progetto sino al 1993. Gli interni furono realizzati dal Centro Stile. Rispetto alla Punto, il passo fu accorciato, ed anche sotto gli altri punti di vista si trattò di un progetto del tutto separato.
FIAT, il mito della Barchetta che resiste da tre decenni
La FIAT Barchetta ha appena compiuto trent’anni di storia, ed è bene ricordare le sue caratteristiche tecniche. La potenza era di 130 cavalli, grazie ad un motore da 1.747 cc di cilindrata 16V, che fa parte della famiglia modulare Pratola Serra, ed era il medesimo montato sulla Coupé e sulla versione HGT della Punto che sarebbe poi arrivata nel 1999. La velocità massima era di oltre 200 km/h, con uno scatto tra 0 e 100 km/h che si completava in appena 9 secondi. La Barchetta ha avuto solamente questa motorizzazioni, e non ne esistono di differenti.

Nel 1999 ci fu però un aggiornamento, che però non fu reso noto, ed era stato denominato Step 2. A bordo c’è una cellula di sopravvivenza molto robusta, rinforzata nei longheroni e con un parabrezza in grado di resistere ai colpi più duri. C’erano di serie l’aringa lato guida, cinture con pretensionatore, sedili con traversa interna antiscivolamento, serrature delle porte ad elevata resistenza, impianto anti incendio FPS con interruttore inerziale, blocco Roma e valvola antidelflusso carburante. La FIAT Barchetta è dunque un’auto al top anche sotto il profilo della sicurezza, ed il suo look indimenticabile resta un punto di riferimento.