La FIAT che tutti sognavano, era una vera ammiraglia: non ne fanno più auto così

Siamo pronti per compiere un importante balzo indietro nel tempo, per raccontarvi la storia di una delle FIAT più amate in assoluto. Era il simbolo di un’epoca automobilistica italiana che oggi non esiste più.

Il marchio FIAT sta attraversando anni difficili, ed il 2025, sino a questo momento, ha segnato un ulteriore calo nelle vendite stando ai dati relativi al primo semestre, che sono stati appena diffusi. La casa di Torino tenterà di rilanciarsi con l’avvento di tre nuovi modelli nei prossimi 18 mesi, a cominciare dal nuovo SUV Pandissima, il cui debutto è previsto per questa estate.

La FIAT che tutti sognavano, era una vera ammiraglia: non ne fanno più auto così
FIAT – Allaguida.it

In seguito, toccherà al SUV Coupé Panda Fastback, e per ultimo ci sarà il lancio dell’erede del pick-up Strada, che ancora non ha un nome ben definito. Ormai si punta solo su SUV e modelli che con il DNA della FIAT non hanno più nulla a che vedere, nella speranza di ottenere il risultato migliore possibile sul mercato. 40 anni fa, la casa di Torino svelò al mondo la Croma, l’ultima, grande ammiraglia, simbolo di un marchio che ad oggi non esiste più, di cui è rimasto solamente il nome.

FIAT, il mito della Croma che compie 40 anni di storia

La FIAT Croma aveva il nome in codice Tipo 154, e fu una berlina prodotta tra il 1985 ed il 1996, che ebbe una storia gloriosa. Fu l’ultima ammiraglia della casa di Torino e non venne sostituita da nessun’altra auto, visto che la Croma svelata nel 2005 non aveva nulla a che vedere con la sua antenata. Ne furono prodotti circa 438.000 esemplari, e la lunghezza era di 4.495 mm, con una larghezza di 1.760 mm, altezza di 1.430 mm e passo di 2.660 mm. Il peso variava, a seconda della versione, tra i 1.095 ed i 1.240 kg. Si decise, tramite l’avvento della Croma, di abbandonare la trazione posteriore in favore di quella posteriore, e l’obiettivo era quello di dotare l’auto di un comfort di guida al top.

L’autotelaio, le sospensioni, l’ossatura delle fiancate, il padiglione e buona parte degli impianti erano gli stessi di modelli come la Lancia e la Saab 9000, mentre la linea era a sé stante, nata all’interno del Centro stile FIAT, in un progetto supervisionato a Tom Tjaarda Giorgetto Giugiaro della Italdesign. La costruzione era robotizzata. I motori erano da 1.585 a 1.995 cc, con potenze comprese tra gli 83 ed i 155 cavalli, almeno inizialmente. Arrivarono poi anche specifiche turbodiesel, che ottennero un bel successo. La Croma, che corre 40 anni di vita, ci ricorda una casa automobilistica che non ha più niente a che vedere con quella che tutti noi conosciamo oggi.

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