La FIAT che vale più di una Ferrari: può affrontare qualunque strada e ha un qualcosa della Lancia Delta

Tornando indietro nel tempo si rintracciano dei gioielli anche della Casa torinese. FIAT ha realizzato delle auto sportive che oggi valgono un patrimonio e sono esposte nei musei.

Con Ferrari, Lamborghini, Maserati, Alfa Romeo e tanti altri marchi italiani top riteniamo che in fondo alla lista dei desideri dei collezionisti vi sarebbe un modello di FIAT. L’apparenza può ingannare perché solo i cultori si ricordano della presenza del brand della famiglia Agnelli nei Rally. Storicamente le FIAT hanno fatto faville sullo sterrato con prototipi innovativi.

FIAT contro Ferrari
Ferrari superata dalla FIAT (Ansa) Allaguida.it

Nel Campionato mondiale Rally la 131 Abarth ha collezionato tre mondiali costruttori, una Coppa FIA Piloti ed un mondiale piloti, tutti tra il ’76 e il 1982. L’auto era un portento sul piano tecnico. La 131 Abarth Rally nacque dall’esigenza di sostituire 124 Abarth Rally. L’Abarth aveva preparato un prototipo su base FIAT X1/9. Bertone era già pronto alla produzione dei 500 esemplari necessari all’omologazione nel Gruppo 4, ma i vertici decisero di puntare sull’evoluzione della “131”, allo scopo di promuovere l’immagine della sua nuova berlina media sul mercato globale.

Sotto il cofano la FIAT aveva il motore 3.2 V6 della 130 con cubatura aumentata a 3.481 cm³ e alimentato da tre carburatori Weber. La potenza arrivava a 270 CV a 6.800 giri/min, che permetteva alla 031 di sfiorare i 260 km/h, e il cambio è uno ZF cinque marce transaxle. Lo stile del Centro Stile Bertone di Caprie. Grazie a Giorgio Pianta il modello conquistò il Giro d’Italia del 1975, e l’esperienza maturata con esso sarà fondamentale per lo sviluppo della futura 131 Abarth Rally.

FIAT: il valore della 131 Abarth Rally

Il 1977 è l’anno migliore nelle competizioni per il bolide della FIAT. La 131 vinse il Mondiale con una prova maiuscola nel Rally di Corsica. Ben cinque 131 arrivarono nei primi otto posti della classifica finale. Un esemplare originale del 1976 è stato recentemente venduto all’asta per circa 140.000 euro. Questo prezzo, superiore a molte Ferrari d’epoca, è frutto del fascino inimitabile della vettura.

I successi in pista hanno fatto il resto. I collezionisti cercano modelli che raccontino una storia vincente. Oggi, la vettura torinese è esposta in musei e collezioni private, come quella di FCA Heritage. Un capolavoro che vale giustamente una fortuna.

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