La FIAT Panda è la regina delle citycar in Italia, ed ora ne è disponibile una nuova versione. Andiamo a scoprire quali sono i suoi segreti ed il tipo di carburante con cui è stata alimentata.
Passano gli anni, ma il mito della FIAT Panda non accenna a passare di moda. Da oltre un decennio, è l’auto più venduta in Italia, un vero e proprio cult, la cui prima versione fu svelata nel lontana nel 1980, quasi mezzo secolo fa. Al giorno d’oggi, la Panda è disponibile con il motore 1.0 FireFly da 70 cavalli di potenza massima, dotato di un sistema Mild Hybrid che la rende molto efficiente e che ne limita le emissioni.

La nuova Grande Panda, invece, conta su una versione full electric e su una ibrida, ma più potente rispetto alla Panda tradizionale, con oltre 100 cavalli di potenza massima. Nelle prossime righe, andremo a scoprire i segreti della FIAT Panda a biometano, svelata poco tempo da Federmetano, che punta ancor di più su aspetti quali l’efficienza e la sostenibilità, garantendo anche un bel risparmio economico per chi deciderà di acquistarla. Il progetto è davvero interessante e può far scuola.
FIAT, ecco la Panda a biometano che punta sull’efficienza
Nel mese di maggio, in occasione della Fiera di Autopromotec, Federmetano ha portato al debutto la FIAT Panda 1.0 Hybrid spinta a biometano, un binomio sicuramente degno di nota. Diverse aziende del settore hanno collaborato alla sua realizzazione, tra cui Me-Tra, operante a Sassuolo e Genova, ma anche il rivenditore di kit di trasformazione Dinamica Ecoservizi, il costruttore di kit Ecomotive Solution ed il concessionario Autostile della casa di Torino, con base a Reggio Emilia. Il target che si sono imposti i costruttori è quello di far collaborare il sistema ibrida con l’alimentazione a biometano, cercando di garantire un futuro al gas, che ultimamente sembra essere passato di moda.
Secondo quanto dichiarato, la FIAT Panda Hybrid a biometano percorrere oltre 33 km con un kg di metano, per una spesa di 1,5 euro, azzerando quasi del tutto anche le emissioni di CO2. Dunque, c’è anche una grande attenzione all’ambiente, ed i costi sono più bassi rispetto ai veicoli elettrici o ibridi. Dante Natali, presidente di Federmetano, ha sottolineato che il biometano può essere considerato una soluzione concreta per ridurre le emissioni nel mondo dell’automotive. Ed i primi risultati di vendita sembrano essere molto promettenti e fanno credere in questo progetto.