La FIAT più avveniristica di sempre in una versione unica: ne è rimasto un solo esemplare

Per molti la compatta utilitaria della FIAT conserva un fascino senza tempo. Le caratteristiche dell’auto torinese hanno conquistato anche gli appassionati stranieri.

Vi sono intere generazioni che sono cresciute con il mito della FIAT Ritmo. L’alternativa italiana alla Volkswagen Golf aveva anticipato dei concetti stilistici che hanno poi scandito il successo delle regine straniere. La memoria va a quegli esemplari che sono appartenuti ai nostri familiari o semplicemente che erano parcheggiati nello stesso posto. Un angolo di strada o un vecchio parco, poco conta erano i primi punti di riferimento di quando abbiamo cominciato a interessarci alle auto.

FIAT Ritmo
L’ultima iconica Fiat Ritmo (Pixabay) Allaguida.it

C’è una generazione che è cresciuta nei ricordi di auto costruite tra gli anni ’70 ed ’80, che hanno avuto fortuna e lunga vita. E’ fatto noto ed oggettivo che l’Italia ha un parco auto molto antico, pertanto non è difficile imbattersi in veicoli del passato parcheggiati ancora oggi in paesini. La Ritmo, venduta anche come Fiat Strada, venne realizzata dal 1978 e il 1988 negli stabilimenti di Cassino e nell’impianto di Rivalta a Torino.

Il Centro Stile Fiat, sotto il controllo di Gianpaolo Boano, progettò una berlina di dimensioni contenute – meno di 4 metri di lunghezza – con avvolgenti paraurti in plastica con luci incorporate e caratterizzata da un forte contrasto fra elementi circolari e linee tese. Un mix vincente che piacque ai giovani ma anche alle vecchie generazioni, anche grazie a un prezzo d’assalto.

L’ultima iconica Fiat Ritmo

La compatta fu la prima auto italiana ad avere i paraurti integrati nel corpo vettura. Un linguaggio stilistico futuristico. L’impostazione meccanica era la stessa della 128: trazione anteriore, sospensioni a ruote indipendenti MacPherson davanti, balestrone trasversale al posteriore e impianto frenante di tipo misto. Il cambio manuale poteva essere a 4 o 5 marce. Il coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,38, eccezionale per l’epoca.

Nel 1979 mancò per poco non vinse il riconoscimento di auto dell’anno, classificandosi al secondo posto. Il successo della Ritmo arrivò anche oltre confine. Nel 1979, la Fiat Ritmo arrivò nel Regno Unito con il nome di Strada, declinata in due versioni principali: la 1.3 65 CL e la più pepata 1.5 75 CL con cambio automatico. La Strada 75 CL Automatic del 1981 di Chris Reynolds rappresenta un vero e proprio esemplare da collezione, l’ultima di una dinastia che ha fatto scuola nel Regno Unito. Non finirà in un museo ma ha un valore nostalgico impressionante.

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