La FIAT più brutta di sempre tenta il ritorno? Sul web spunta il progetto che strizza l’occhio al passato con un pizzico di futuro

La FIAT potrebbe tornare a produrre monovolumi come la FIAT Multipla. Ecco come potrebbe essere una versione moderna.

La Multipla, brutta o simpatica, disprezzata o osannata, ha scritto una pagina storica della FIAT. La Casa torinese ha cominciato a macinare successi sin dagli albori. Il primo concetto di auto con 6 posti divisi su tre file risale addirittura negli anni ’50. Da quel genio di Dante Giacosa prese vita una delle vetture più versatili e funzionali di sempre. La Multipla divenne la prima vera “monovolume” italiana prodotta in grande serie.

La FIAT più brutta di sempre tenta il ritorno? Sul web spunta il progetto che strizza l'occhio al passato con un pizzico di futuro
FIAT – Allaguida.it

Con la 600 del 1955 la Casa torinese aprì un filotto di successi commerciali che riportarono in alto il Belpaese. Dopo gli anni della Guerra la 500 e la 600 divennero gli emblemi della ripresa economica. Nel gennaio 1956, al Salone di Bruxelles, debuttò la versione “multispazio” realizzata da quel gran genio di Dante Giacosa: la 600 Multipla.

La base meccanica era la medesima della 600 berlina con motore posteriore a sbalzo, ma l’abitacolo era innovativo: al posto del cofano anteriore, occupato nella berlina dal serbatoio e dalla ruota di scorta, nella Multipla si trovava un divano. Il look era da piccolo pullman, ma le linee avevano sorpreso i fan. Il tratto di forza era la versatilità. Su queste basi in epoca moderna i tecnici della FIAT rilanciarono una versione che è passata alla storia.

Il rilancio della FIAT Multipla

La Multipla sembrava arrivare da un fumetto di Topolino. Venne presentata per sbalordire e ci riuscì. Nel 1999 finì anche al Museum of Modern Art di New York. Secondo molti critici era tra le vetture più brutte di sempre, ma trovò molti adepti che apprezzarono il look da cartone animato e la funzionalità. I sei posti offrivano un vero confort, dando all’auto italiana quello spazio che era solo apparente. Nella sostanza aveva dimensioni ideali anche per la città perché si sviluppava più in altezza che in larghezza.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Mirko Del Prete (@mdpautomotive)

Il monovolume, al di là del noto scalino anteriore, vantava un ampio portellone del bagagliaio. Le sospensioni anteriori erano MacPherson, mentre le sospensioni posteriori erano a ruote indipendenti del tipo a bracci tirati. Una soluzione che diede ancor più spazio a passeggeri nella zona posteriore. Una nuova versione di Multipla è stata svelata dal designer digitale mdpautomotive. Lasciamo a voi giudicare le sue forme sinuose.

Gestione cookie