La Casa torinese potrebbe tornare a ritagliarsi uno spazio sul mercato delle auto sportive. Scopriamo le linee di una nuova coupé attraverso un render spettacolare.
Un tempo la FIAT era capace di differenziare la gamma, proponendo city car, auto 4×4, compatte, berline e persino modelli sportivi. Dopo aver puntato sulla famiglia 500 ora i vertici della Casa torinese hanno inaugurato l’era Panda. Una scelta che potrebbe allontanare ancor più quei puristi che si aspettavano un listino ampio e variegato.
L’ultima coupé FIAT l’ha presentata nel dicembre 1993. La vettura, nota anche come Progetto 175, venne disegnata da Chris Bangle e realizzata in oltre 70.000 esemplari in 6 anni. Era a tutti gli effetti un’auto sportiva. Il telaio fu ideato con una grande rigidezza torsionale, all’anteriore la Coupé aveva sospensioni MacPherson, mentre al posteriore erano presenti dei bracci longitudinali montati su un telaio ausiliare con molla separata dall’ammortizzatore. L’auto era assemblata dalla Pininfarina all’interno dei propri stabilimenti e presentava solo motori a benzina. Che bei tempi.
Sotto al cofano c’era il “Bialbero Lampredi”, un motore da 1.995 cm³ in versione aspirata da 102 kW (139 CV) e in versione turbo da 140 kW (190 CV), già presente sulla Lancia Delta. Le prestazioni erano di tutto rispetto con uno scatto da 0 a 100 km/h in circa 7 secondi. La top speed si attestava sui 225 km/h, ma in alcuni test condotti dai colleghi di Quattroruote arrivò sino a 238 km/h. Le versioni sovralimentate equipaggiavano di serie un differenziale autobloccante meccanico a giunto viscoso (Ferguson) chiamato appunto Viscodrive per aumentare il piacere di guida e di aderenza.
Il ritorno di una Fiat Coupé
La Casa piemontese, oltre a investire su auto adatte alla città, dovrebbe concepire anche una sportiva di razza. Una nuova Fiat Coupé è nata dall’estro del creatore digitale Angelo Berardino che, attraverso un render pubblicato su LinkedIn, ha immaginato un ritorno al passato in grande stile. Una Fiat Coupé a tre porte da look aggressivo e linee decise farebbe ribattere il cuore ai puristi.
Il frontale avveniristico si unisce a una linea sinuosa al posteriore, dove spiccano quattro terminali di scarico integrati. Gli interni modernissimi uniscono tecnologia e comfort con display digitali, materiali di qualità e soluzioni ergonomiche per i passeggeri. Lo stile italiano non dovrebbe essere limitato alla sola creazione di SUV, crossover e utilitarie, ma declinato anche nel segmento delle sportive autentiche.
