L’impianto Continental di Cairo è stato acquisito da una holding tedesca che ha preso una scelta importante per tutto il personale dipendente.
Il Belpaese continua a scivolare in basso con la perdita di realtà produttive e filiali di grandi gruppi internazionali. A soffrire è soprattutto il lavoratore medio che si trova esposto con spese ingenti per la famiglia e un mutuo a carico in molti casi. Crescere professionalmente in un contesto come quello nostrano sta diventando sempre più difficile per le continue oscillazioni del mercato. I major stanno puntando in modo deciso a massimizzare in quelle realtà dove l’economia continua a girare forte.

Ad oggi una realtà come Continental Aktiengesellschaft, meglio nota come Continental, è uno dei top produttori mondiali di pneumatici, di sistemi di frenata, di sistemi di controllo di stabilità del veicolo e di altre parti per vetture. Il Gruppo è nato nel 1871 con sede a Hannover in Germania. È tra le aziende mondiali con il maggior fatturato nel settore degli pneumatici. Lo scorso 2 ottobre si è conclusa l’operazione che ha segnato il passaggio in mani tedesche di uno dei principali poli industriali della Val Bormida.
Altra cessione ai tedeschi
E’ arrivata la parola fine per una trattativa importante per l’industria automobilistica del Savonese. La holding di private equity tedesca Mutares SE & Co. KGaA e Aumovio, già divisione Automotive del Gruppo Continental, hanno definito la cessione dello stabilimento Continental di Cairo Montenotte, specializzato nella produzione di freni a tamburo e nelle attività di ricerca e sviluppo.

Nella struttura lavorano circa 400 operai, ma nonostante il passaggio di mano, non ci saranno cambiamenti. Il personale rimarrà ma l’impianto si chiamerà Zendra Systems, dando maggiore visibilità al brand Automotive & Mobility della holding teutonica. La produzione di freni a tamburo idraulici, con una particolare competenza sul freno di stazionamento Simplex (EPB-Si) e sul freno a tamburo tradizionale produce un fatturato di circa 100 milioni di euro.
La chiusura della trattiva è avvenuta a inizio mese, ma l’operazione era stata annunciata già lo scorso giugno. La holding, quotata alla Borsa di Francoforte con il logo “MUX”, è focalizzata nell’acquisizione di aziende in situazioni speciali, con l’obiettivo di rilanciarle attraverso strategie di risanamento o riposizionamento sul mercato.