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La Ford “assassina” che segnò la vita dei suoi clienti: storia agghiacciante, ha fatto una strage

Le auto moderne sono molto sicure, ma un tempo persino le Ford esponevano a rischi serissimi. Scopriamo le caratteristiche di una delle vetture meno affidabili mai prodotte.

I principi basilari della progettazione contemporanea del settore automobilistico si concentrano su diversi aspetti chiave che mirano alla creazione di veicoli efficienti, esteticamente gradevoli, sostenibili e soprattutto sicuri. Sempre più ampia infatti è la diffusione dei SUV, ciò è dovuto ad una crescente necessità di viaggiare in vetture confortevoli e in grado di fronteggiare qualsiasi evenienza.

La Ford killer (Ansa) Allaguida.it

Tali capisaldi non sono stati però alla base dei progetti automobilistici passati. In particolare fu creata un auto il cui principale difetto consisteva nel posizionamento del serbatoio del carburante, troppo vicino al paraurti posteriore. Questo non garantiva un adeguata protezione, infatti, in caso di tamponamento, soprattutto a velocità inferiori ai 50 km/h, il serbatoio che subiva l’urto poteva essere schiacciato, provocando perdite di carburante che avrebbero potuto dar luogo a incendi.

L’auto in questione era la Ford Pinto un’autovettura compatta e maneggevole prodotta dalla Ford tra il 1971 e il 1980. Venne lanciata sul mercato per competere con le auto più economiche come la Chevrolet Vega. Il suo prezzo di lancio era inferiore a 2.000 dollari, oggi sarebbero pari a circa 15.000 euro. Il presidente della Ford Lee Iacocca ordinò di progettare rapidamente un modello che pesasse meno di 900 kg con un design che doveva essere moderno e accattivante. In soli 25 mesi venne creata la Pinto disegnata da Robert Eidschun. Sin dall’inizio, il suo principale difetto fu noto a tutti ciò comportò uno scandalo e pesanti cause legali per la Ford.

La Ford Pinto passata alla storia come l’auto assassina

A soli due mesi dopo la sua commercializzazione ben 26.000 Pinto furono richiamate a causa di un problema con l’acceleratore che si bloccava una volta premuto a più della metà. Oltre alla possibilità di incendi la vettura aveva un’altra grave criticità in caso di urto c’era una forte probabilità che le portiere si bloccassero, imprigionando i conducenti nell’auto redendola così una vera e propria trappola della morte.

La Ford Pinto che fece vittime (Ansa) Allaguida.it

Un altro curiosità che rese la storia della Pinto ancora più tragica è legato alla Mizar, un progetto che prevedeva l’unione della carrozzeria della Pinto con le ali e il motore di un aereo, un progetto quasi fantascientifico che era volto a creare un’auto volante.  Si rivelò, però un vero e proprio fallimento che portò alla morte di due ingegneri durante un test di volo, rendendo la storia della Pinto ancora più triste.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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