La Jeep si “cinesizza”: mossa estrema del Gruppo Stellantis

Per il mercato cinese arriverà nel primo trimestre del 2027 un nuovo SUV Jeep sviluppato con il partner Dongfeng.

La responsabilità dell’informazione è nella qualità dell’informazione stessa, che passa attraverso un’analisi dettagliata dei fatti, fotografando la realtà. La crisi del settore automotive coinvolge molte realtà europee, i particolare la Germania e l’Italia, vedasi Volkswagen e il Gruppo Stellantis fortemente esposto a cessioni o joint venture per la sopravvivenza dei tanti marchi al suo interno.

Jeep cinese
La nuova Jeep cinese – Allaguida.it

Gli appelli del N.1, John Elkann, sono stati numerosi e indirizzati alla Commissione europea, e qualcosa sembrerebbe muoversi. Il mercato globale vede un’industria cinese dell’automobile protagonista assoluta grazie alla produzione di vetture innovative elettriche e di batterie che mettono in ombra le conoscenze e le esperienze dell’industria occidentale.

L’allievo che supera il maestro e non resta che ricorrere ai ripari nei momenti di crisi con “alleanze”, collaborazioni con Case costruttrici asiatiche che godono di strumenti e un costo del lavoro imbattibile. Di fatti è notizia dell’ultima ora: Jeep sta lavorando per la realizzazione di un SUV con Dongfeng. Il debutto sarebbe atteso nel corso del primo trimestre del 2027.

Nuovo corso in Cina per la Jeep

Notizia che arriva dal Paese del Dragone Rosso, che non sorprende gli addetti ai lavori, che conoscono le relazioni pregresse tra il Gruppo americano e Dongfeng. L’azienda produce per il mercato locale vetture a marchio Citroen e Peugeot. E’ evidente il cambio di strategia da parte del nuovo CEO italiano di Stellantis, Antonio Filosa che guarda avanti cercando nuove alleanze e nuovi mercati.

Novità Jeep in Cina
La Jeep si cinesizza (Ansa) Allaguida.it

La realizzazione di questo nuovo SUV cinoamericano sarà un mix tra un design classico a stelle e strisce e una motorizzazione plug-in o full electric cinese. Il futuro vedrà sempre di più collaborazioni e realizzazioni di prodotti che uniscono i disegnatori europei con la manodopera cinese. E’ un mondo che cambia, in un Vecchio Continente che corre ai ripari attraverso strategie e progetti di ampio respiro. Del resto l’alternativa è la cessazione di tante attività. L’intero comparto auto soffre e la risposta viene dall’Oriente. L’Italia con le sue aziende non fa eccezione, e salvo exploit può solo vendere buone idee e progetti.

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