Si torna a parlare nuovamente di richiami nel mondo delle quattro ruote, ed è la Mazda, questa volta, ad essere protagonista di un intervento, che dovrà essere immediato. Il problema su queste vetture è molto serio.
Il tema dei richiami è sempre più attuale nel mondo delle quattro ruote, ed è ormai in grado di colpire, anche se a livelli differenti, quasi tutti i costruttori. Ora è la Mazda a dover intervenire su ben due suoi veicoli, che saranno oggetto di analisi per una problematica non proprio di poco conto, emersa nel corso degli ultimi periodi. La casa giapponese è solitamente riconosciuta come un marchio affidabile, ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo nell’automotive.

Tutto può accadere dopo che la Toyota ha dovuto richiamare più di un milione di auto negli USA, ed anche altre case giapponesi, pur confermandosi un riferimento a livello globale, hanno avuto a che fare con diverse problematiche. Secondo quanto riportato dal sito web “Autoevolution.com“, solitamente una fonte molto affidabile su questo genere di argomenti, la Mazda dovrà richiamare la CX-50 e la CX-50 Hybrid, modelli molto popolari negli Stati Uniti d’America, ma che hanno un guasto da non sottovalutare, e sul quale si dovrà intervenire.
Mazda, CX-50 e CX-50 Hybrid con problemi alle sospensioni
La Mazda North American Operations ha avviato un richiamo in questi ultimi giorni, che per il momento riguarda appunto il solo mercato d’oltreoceano e non quello europeo. I crossover CX-50 e CX-50 Hybrid sono finiti sotto accusa perché i bulloni delle sospensioni anteriori non sono fissati a dovere, e parliamo di modelli molto recenti, prodotti tra il 29 di gennaio ed il 17 di febbraio del 2025.

Secondo le informazioni, sono un totale di 1.007 le Mazda richiamate, ed il rischio è quello di perdita di controllo del veicolo nel caso in cui i bulloni andassero realmente a staccarsi. La CX-50 e la sua variante ibrida vengono prodotte ad Huntsville, in Alabama. Il problema è stato ispezionato per la prima volta a settembre scorso, ed i processi produttivi sono già stati corretti lo scorso ottobre. Ovviamente, le operazioni di controllo e riparazione saranno del tutto gratuite per i clienti.





