La Mercedes del “diavolo”: nata per distruggere Rolls-Royce è ricordata in maniera macabra

La Mercedes creò un capolavoro di lusso dal 1930 al 1944 che avrebbe dovuto oscurare il prestigioso marchio Rolls-Royce.

Ci sono auto che sono delle vere e proprie macchine del tempo, che una volta alla guida ci riportano nel passato, nella storia di uomini e di guerre sanguinose. La Mercedes-Benz 770, nota anche come Großer Mercedes, in tedesco “Grande Mercedes”), era un’auto di lusso costruita in Germania nel periodo nazista.

La Mercedes del "diavolo": nata per distruggere Rolls-Royce è ricordata in maniera macabra
Mercedes – Allaguida.it

Il secondo modello è noto soprattutto per essere stato utilizzato da alti funzionari della Germania nazista e dei loro alleati prima e durante la seconda guerra mondiale, tra cui Adolf Hitler, Gustaf Mannerheim e Benito Mussolini, molti dei quali sono stati ripresi in filmati d’archivio. Il modello 770 fu sostanzialmente rivisto nel 1938, con conseguente nuova designazione interna di W150. Il nuovo telaio era realizzato con tubi a sezione ovale ed era sospeso da molle elicoidali tutt’intorno, con sospensioni indipendenti all’anteriore e un assale de Dion al posteriore. Furono montati freni idraulici, rispetto ai freni meccanici servoassistiti della serie precedente.

La Mercedes di Hitler

Il motore della Mercedes aveva la stessa architettura di base di quello del W07, ma era stato messo a punto per produrre 155 CV (116 kW) a 3000 giri/min senza sovralimentazione e 230 CV (172 kW) a 3200 giri/min con una trasmissione a cinque rapporti. Era disponibile un modello da 400 CV (298 kW) con doppio compressore, in grado di raggiungere una velocità massima di circa 190 km/h. Ne furono realizzati in totale cinque. Date un occhiata al video YouTube del canale Daily Mail World.

Nel 1938, si riteneva che l’enorme W150 fosse stata l’autovettura tedesca più costosa in vendita fino a quel momento, sebbene non apparisse in nessun listino prezzi: il valore era su richiesta. Alcune auto di questo modello furono offerte da Hitler come regali ai suoi alleati, vale a dire: il maresciallo Ion Antonescu della Romania, Benito Mussolini dell’Italia, Francisco Franco della Spagna, il maresciallo Carl Gustaf Emil Mannerheim della Finlandia ed Emil Hácha del Protettorato boemo.

Oggi uno dei modelli è da museo, il Canadian War Museum di Ottawa espone una delle sette auto usate da Hitler. Pesantemente modificata con un’ampia blindatura – tra cui vetri da 40 mm (1,6 pollici) su tutti i lati e una piastra di acciaio da 18 mm (0,71 pollici) su tutte le parti metalliche che circondano l’abitacolo principale, più una piastra sollevabile aggiuntiva tra l’abitacolo del conducente e quello dei passeggeri posteriori per un peso di 4.100 kg. Storie di uomini e di mezzi che si incastrano nella storia, dove oggi è possibile ravvisare il valore collezionistico, per molti hanno rappresentato macchine che portavano la guerra e quindi paura e morte.

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