La mini-supercar di Renault che tutti hanno dimenticato: esteticamente era una citycar, ma sotto il cofano era un mostro

La supercar di Renault che fa ancora impazzire tutti: dimensioni ridotte ma un motore da fare invidia ai ‘bolidi’.

Il nome Renault suscita sempre belle sensazioni agli appassionati di automobili. La celebre casa francese, nel corso della sua lunga storia, è riuscita a realizzare vetture eccezionali sia in termini di prestazioni che di eleganza: molti di questi modelli sono poi diventati iconici e ancora oggi sono celebrati dai fan del marchio e più in generale dagli amanti delle quattro ruote.

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La mini-supercar di Renault è un gioiello: il motore è da urlo – Foto ANSA (Allaguida.it)

Tra le tante auto che hanno riscosso grandi consensi ci sono ovviamente quelle degli anni ’90. I seguaci di Renault che hanno avuto la fortuna di vivere a pieno quel periodo ricorderanno di certo la Clio V6, un’auto dalle dimensioni ridotte ma con un ‘cuore’ da supercar che il marchio con sede a Boulogne-Billancourt lanciò più di un quarto di secolo fa.

Nel Salone di Parigi 1998 la casa transalpina presentò ufficialmente il ‘concept’ della Renault Clio V6 che prendeva chiaramente ispirazione dalla Clio V6 Trophy pensata per il mondo delle corse. Renault si avvalse poi della collaborazione con la Tom Walkinshaw Racing per realizzare la vettura e produrla in serie.

Renault Clio V6, la supercar utilitaria è un gioiello: tanta potenza

La prima edizione della Clio V6, nota come Fase 1, era caratterizzata soprattutto da un motore che garantiva prestazioni davvero importanti: si trattava infatti di un motore V6 da 3.0 litri e 227 cavalli di potenza massima in grado di scaricare la potenza sulle ruote di dietro. Renault produsse circa 1.600 unità della Clio V6 Fase 1 prima di passare alla seconda generazione, nel 2003, sempre attraverso la partnership con Tom Walkinshaw Racing.

Renault Clio V6
Renault Clio V6, la supercar utilitaria è un gioiello: tanta potenza – Renault Press Media (Allaguida.it)

La Fase 2 era ancora più potente della vettura precedente: motore da 252 cavalli, sospensioni migliorate e ulteriore ampiezza delle carreggiate erano gli aspetti del nuovo modello che saltavano maggiormente all’occhio. I fan la apprezzarono parecchio soprattutto per una maggiore facilità di guida.

In tanti la definirono subito una ‘supercar’, nonostante le dimensioni, specialmente per l’ottima e rapida risposta del motore. Ovviamente anche questa auto presentava qualche problemino: bastava guidarla per qualche chilometro per rendersi conto di come lo sterzo fosse un po’ pesantuccio. Forse è però davvero l’unico neo di un’auto che ancora oggi i fan di Renault ricordano con grande piacere: non a caso gli appassionati la ritengono un vero e proprio gioiello.

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