Conservate in garage la prima generazione della FIAT Panda? Ecco come funziona il kit per trasformarla in una moderna utilitaria elettrica.
La prima generazione della FIAT Panda ha fatto la storia. Il progetto prese vita nel 1976 e venne affidato alla neonata Italdesign, di Giorgio Giugiaro e Aldo Mantovani, l’ideazione dell’aspetto formale che venne realizzato in poche settimane con la denominazione iniziale di “Zero”. L’obiettivo era creare una city car ideale per nostre giungle urbane, ma che potesse fare la differenza anche all’estero. Venne lanciata, dopo anni di lavorazioni, nel 1980 e arrivò seconda al concorso di Auto dell’Anno.

La vettura presenta un bicilindrico raffreddato ad aria da 652 cm³ derivato dalla Fiat 126 o, in alternativa, con un quattro cilindri raffreddato ad acqua da 903 cm³, già propulsore della Fiat 127, era nella gamma avrebbe dovuto inserirsi la 126 e la 127. Le caratteristiche? Spartana, robusta e irrefrenabile in qualsiasi condizione.
La versione elettrica della vecchia FIAT Panda
Il primo kit commercializzato per la Panda 141A rappresenta una piccola grande rivoluzione. A lanciElectroFit Systems srl, con il progetto Nova Energia, svelato dall’imprenditore e docente al Politecnico di Torino Stefano Carabelli al Lingotto di Torino è un netto passo in avanti per tutti coloro sognano di continuare a guidare la mitica prima serie della citycar torinese. Date una occhiata al video in basso MatteoValenza per una analisi sui costi totali.
La trasformazione di un’auto tradizionale con motore a combustione interna in un veicolo elettrico risulta meno complessa di quanto si immagini. Basta togliere il motore termico e installare un kit di conversione con un pacco batterie. Questo processo prolunga la vita del veicolo, riducendo i costi di gestione e l’impatto ambientale, offrendo un sogno ai nostalgici delle vetture anni ’80.
Il proprietario di una Panda mette a disposizione la vettura su cui viene installato il kit. L’auto viene rigenerata, restaurata, revisionata, riqualificata e riomologata ufficialmente. Su Vaielettrico, il professor Carabelli ha annunciato: “Parliamo di un’autonomia di 100 km reali, amo l’espressione ad essere onesti, ovvero in ambito urbano può arrivare a 110. Siamo a un consumo di circa 95 Wh/km. Si tratta di un’auto pensata per l’uso urbano ma anche per un piccolo paese, per chi deve spostarsi in un raggio di 30-40 chilometri”.
“La Panda ancora oggi è molto usata nelle campagne, un veicolo versatile e adatto a due ambienti: strettamente urbano e strettamente rurale. Siamo per la ricarica lenta, ben distribuita, e la Panda si presta a chi ha un garage, un giardino o il parcheggio di un’azienda, dove può ricaricare con una semplice presa Schuko. Si ricarica in tre ore e mezza, quattro se proprio siamo a zero. Peraltro è limitabile, perché l’abbiamo pensata per una ricarica domestica e quindi per tutta la notte”, ha analizzato il tecnico. Il kit e-Fit è offerto a 9.000 € + IVA (10.850 €).





