Vi sono delle elaborazioni così estreme che meritano di essere riportate su tutti i giornali. Non crederete ai vostri occhi: in strada la FIAT Panda più stretta del mondo.
La Panda è una istituzione alle nostre latitudini. Sono stati realizzati dal 1980, anni di lancio della prima serie, ad oggi ben 8 milioni di esemplari di Panda. La prima gen è stata la più longeva sul mercato con oltre 4,5 milioni di esemplari in 23 anni di vita, seguita dalla terza generazione con circa 3 milioni di unità. Si tratta di modelli che hanno scritto la storia dell’automotive tricolore.

La Panda è un’auto che quasi tutti gli italiani con una patente hanno guidato almeno una volta nella vita. Una vettura pratica e perfetta per le nostre giungle urbane. La prima serie fu opera di Giorgetto Giugiaro nel 1980. Squadrata e irrefrenabile, specialmente nella versione 4×4, è diventata una icona. La seconda, invece, prodotta nel 2003 è nata da una idea di Giuliano Biasio per Bertone, mentre l’ultima immessa sul mercato nel 2012 è stata creata nel centro stile FIAT sotto la guida di Roberto Giolito.
La prima serie era squadrata e ha servito sul piatto d’argento l’evoluzione della nuova Grande Panda. Nel 1080 la vettura fu dotata del motore bicilindrico raffreddato ad aria della 126, mentre dalla 127 prese il quattro cilindri da 903 cm³. Nel 1983 arrivò anche la versione S, che con Panda 30 e la Panda 45, con nuovi allestimenti. Le Panda 30S e 45S montavano gli stessi motori della 30 e 45, ma la differenza si notava all’interno dell’abitacolo.
FIAT: la Panda più stretta del mondo
Il modello base era molto spartano. All’epoca le auto non avevano tecnologia o i livelli di sicurezza di oggi. Se vi entraste oggi stentereste a credere alla scomodità dei sedili, ma qualcuno ha deciso di renderla ancora più scomoda.
Nell’evento che ha festeggiato l’identità collettiva che la Panda ha saputo costruire in 45 anni di vita, è emerso un esemplare piccolissimo. Date una occhiata al video del canale YouTube williamjonathan8054 che ha mostrato l’esemplare con motore elettrico realizzato dalla Marazzi Autodemolizioni di Bagnolo Cremasco (CR).