La McLaren non ha chiuso i conti nel mondiale costruttori a Baku dopo un week-end da incubo, mentre Max Verstappen e la Red Bull hanno vinto ancora. Andrea Stella ora teme la possibile rimonta dei rivali.
Contro ogni pronostico, dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan il mondiale costruttori non è ancora stato ufficialmente assegnato alla McLaren, protagonista del peggiore fine settimana della stagione. Oscar Piastri si è ritirato dopo un incidente al primo giro, mentre Lando Norris è giunto solamente settimo. Al contempo, la Red Bull e Max Verstappen hanno dominato la scena come già era accaduto a Monza due settimane prima.

Vero è che quella brianzola e quella azera sono due piste atipiche, dove si viaggia con carichi aerodinamici ridotti rispetto al solito e l’efficienza aerodinamica fa la differenza. Questi aspetti favoriscono la RB21 nel confronto con la MCL39, ma è anche vero che la McLaren qui aveva vinto lo scorso anno, e nessuno poteva immaginare una debacle del genere. Singapore, in tal senso, sarà un banco di prova importante, ma appare chiaro che gli sviluppi portati dalla Red Bull a Monza abbiano consentito un passo in avanti netto al team di Milton Keynes in termini di prestazione. Ed anche Andrea Stella, team principal della squadra iridata, ha riconosciuto l’upgrade della concorrenza.
Red Bull, per Andrea Stella la RB21 ha sbloccato prestazione
Prima ancora che le monoposto scendessero in pista per il Gran Premio dell’Azerbaijan, Andrea Stella aveva posto l’accenso sui progressi fatti dalla Red Bull già da Monza: “Abbiamo esaminato nei dettagli la gara di Monza, ed è emerso che la loro prestazione non deve essere un caso isolato legato alla configurazione della pista a basso carico aerodinamico. A Monza hanno leggermente modificato la configurazione della vettura, e ci sono alte possibilità che abbiano sbloccato il potenziale. Da come parla Max, c’è la sensazione che abbiano trovato il modo per viaggiare più bassi“.

Quest’ultimo aspetto risulta essere fondamentale nelle F1 ad effetto suolo, chiedere a Ferrari per avere delle conferme. Viaggiare incollati al terreno significa guadagnare carico aerodinamico e, di conseguenza, prestazione: “Per come sono andate le cose, non sarei sorpreso se Max e la Red Bull continuassero ancora al vertice dopo Monza e la pole di Baku. Ritengo che possano essere dei seri rivali per la vittoria nelle prossime gare, ed anche nella lotta per la conquista del mondiale piloti“.