In casa Ferrari si lavora al nuovo modello, quello che tutti aspettano da tempo e che ha già diviso le folle. Una scelta della casa di Maranello ha già messo in allerta tutti gli appassionati.
Per la Ferrari si apre una fase che sarà decisiva in termini di ambizioni future, con una nuova gamma che sarà svelata nel corso dei prossimi anni. Il Cavallino presenterà ben 20 auto nuove nei prossimi 5 anni, da ora sino al 2030, ed il 40% di esse saranno ibride, il 40% termiche ed il 20% elettriche. La prima BEV della storia di Maranello sarà lanciata nella prima metà del 2026, anche se non c’è ancora una data precisa.

La scorsa settimana, presso l’E-Building di Maranello, è stato svelato il progetto e le sue caratteristiche tecniche, con informazioni molto interessanti che sono state svelate alla stampa. La prima Ferrari elettrica avrà una potenza di oltre 1.000 cavalli e 4 motori ad emissioni zero, con oltre 500 km di autonomia. Sarà un’auto con quattro posti e quattro porte, ed è proprio questo ad aver fatto discutere gli appassionati. La prima BEV della storia del Cavallino, ed a questo punto è confermato, non sarà una supercar, ma un altro tipo di veicolo. Andiamo a scoprire il motivo.
Ferrari, ecco perché l’elettrica non sarà una supercar
Gianmaria Fulgenzi, Chief Product Development Officer della Ferrari, ha annunciato che la prima vettura elettrica del Cavallino non andrà a sostituire altri modelli termici o ibridi della gamma, come confermato anche dal CEO Benedetto Vigna. Fulgenzi ha poi spiegato il motivo per il quale la vettura non sarà una supercar, e probabilmente avrà l’aspetto di un crossover: “L’elettrico non è ancora un game-changer per il mondo delle sportive a due posti. Abbiamo visto che, con i migliori componenti e le tecnologie più raffinate per il 2026 o il 2028, la sportiva elettrica a due posti non rappresenta un cambio di paradigma in termini di architettura e di fisica di base“.

In buona sostanza, una supercar elettrica non attira ancora la clientela come può fare un modello termico o ibrido, dal momento che, in questo segmento, la presenza di un motore a combustione interna continua ad essere considerata indispensabile dalla clientela. La cosa è confermata anche dai risultati degli altri marchi, che faticano e non poco a raggiungere i loro target sul fronte dei risultati di vendita con le supercar alimentate a batteria. E vedremo cosa riuscirà a fare la Ferrari in un segmento differente in futuro.