La truffa dello smartphone, l’evoluzione della truffa dello specchietto: come si attua

Truffa dello smartphone

Ancora una volta ci troviamo a parlare di furti a danno della brava gente, degli automobilisti spesso anziani e poco preparati a fronteggiare questo genere di truffe o impauriti dalle minacce dei malviventi. Si parla di una evoluzione, o meglio di una modernizzazione, della truffa dello specchietto, quella simulazione di danno che ha mietuto vittime con l’idea di aver urtato qualcosa o qualcuno con il proprio specchietto retrovisore: la truffa dello smartphone. Cambia il soggetto ma non cambia il contenuto: bisogna fare attenzione e denunciare subito eventuali persone sospette, ma la prevenzione e l’informazione possono essere un’arma molto utile.

Avete presente la truffa dello specchietto? L’automobilista di turno passa di fianco ad una persona od un’auto con il malvivente al suo interno. Quest’ultimo simula un rumore per far credere alla vittima di aver urtato la propria auto oppure una parte del proprio corpo, per costringerlo a fermarsi, così da potergli estorcere denaro o addirittura rubargli l’auto. Una evoluzione di questa truffa è quella dello smartphone: il malvivente si apposta vicino un’auto in manovra, contro la quale impatta volontariamente con il proprio smartphone. A questo punto, una volta attirato fuori dell’auto, comincia a chiedere soldi al malcapitato automobilista per cercare di riparare lo smartphone. Si tratta di una truffa, fate attenzione!

Se qualcosa dovesse sembrarvi strano segnalate tutto direttamente alle Forze dell’Ordine, senza pensarci due volte.

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