L’Europa sta affrontando una fase di crisi stagnante, solo i top brand cinesi sembrano capaci di invertire una rotta nel ramo automotive.
Si fa un gran parlare del successo dei nuovi padroni dell’industria dell’automotive 2.0, ma a quanto pare il mercato cinese sarebbe già saturo. Nel giro di pochi anni sono usciti una miriade di brand che, sfruttando le nuove tecnologie, hanno iniziato a produrre su larga scala modelli ibridi ed elettrici che hanno fatto faville sul mercato locale. Come spesso accade poi i pesci più grandi, vedasi il Gruppo Geely o il colosso BYD, hanno cominciato a mangiare i pesci più piccoli, puntando a nuove conquiste.

Il market cinese non aveva mai raggiunto straordinari risultati nel settore delle quattro ruote, ma hanno saputo cavalcare l’hype sulle EV per inserirsi nella sfida a costruttori storici americani, europei e giapponesi. Missione compiuta? Solo in parte perché i business dei major del Paese del Dragone Rosso deriverebbero dal boom locale. I cinesi, come prima accaduto in India, hanno cominciato a comprare auto e questo ha portato a una richiesta quasi drogata di nuovi veicoli.
Conclusa questa prima fase in cui tutte le famiglia hanno acquistato un’auto moderna, solo pochi produttori hanno potuto alzare lo sguardo per puntare su altri mercati lontani, complici anche i dazi imposti in America dal Presidente Trump e in Europa per frenare la crisi dei produttori locali. I numeri parlano chiaro.
Mercato dell’auto già al collasso in Cina
Per la prima volta, nel 2024, le aziende cinesi hanno puntato più all’estero che in patria. Sedici miliardi di dollari sono stati investiti in attività globali, contro i quindici rimasti in Cina. Il motivo? Il mercato interno non risulta più sufficiente a garantire margini e crescita. Aziende come BYD e CATL si sono lanciate su mercati redditizi come l’America.

Il Governo di Pechino non è contento della prospettiva che la forza lavoro si sposti fuori dalla Cina. Altri investimenti esteri rischierebbero di togliere potere economico ai colossi che sono riusciti a ritagliarsi uno spazio importante in patria. Non sembrano esserci altre strade per liberarsi del guinzaglio imposto dai dazi. Il mercato cinese dell’automotive si è saturato con la stessa velocità con cui era esploso.