L’Alfa Romeo ha ora iniziato un nuovo corso della propria storia, puntando su SUV e veicoli elettrificati. Qualche anno fa la situazione era ben diversa, e Sergio Marchionne covava un sogno.
Oggi l’Alfa Romeo è un marchio che ha sostanzialmente tagliato i ponti con il passato, basando la propria gamma sui SUV, e pare che alla clientela la cosa non dispiaccia. Il modello Junior, tanto criticato per le sue forme e le motorizzazioni in fase di presentazione, sta andando a ruba, convincendo il pubblico per via delle sue caratteristiche. Eppure, sino a qualche anno fa modelli simili non erano contemplati dagli alfisti, e questo rende bene l’idea di come sia cambiato il mercato.

Uno dei più grandi amanti e sostenitori del brand Alfa Romeo è sempre stato Sergio Marchionne, il quale ne guidò il rilancio con la presentazione del SUV Stelvio e della Berlina Giulia, modelli che hanno ormai dieci anni di storia. Marchionne, con la Giulia, credeva di poter sfidare le grandi berline tedesche di Mercedes, Audi e BMW, ma la cosa poi non si è verificata. Andiamo a scoprire come andarono gli affari del modello che viene prodotto a Cassino su piattaforma Giorgio, che ormai quasi più nessuno ordina.
Alfa Romeo, la Giulia di Marchionne che fu un’illusione
L’Alfa Romeo Giulia compie ufficialmente dieci anni, e le parole di Sergio Marchionne dell’epoca risuonano con amarezza al giorno d’oggi, viste le sue intenzioni di competere con le tedesche: “Nel corso della mia vita, ho sempre guidato delle auto tedesche. Vi posso dire che la Giulia è migliore di loro dal punto di vista tecnico. Questa è una vettura inattaccabile, in Europa è meglio vendere auto premium, perché pagano di più rispetto a quanto accade nel mercato degli Stati Uniti d’America, e ci aspettiamo davvero tanto da lei“.

Sul fronte tecnico, l’Alfa Romeo Giulia si rivelò forse migliore rispetto alle tedesche, ma pagò un ritardo sul fronte tecnologico, elettronico, così come di immagine e di marketing, non rendendo come sperato. Su questi fronti, attorno alla Giulia, non venne condotto un lavoro all’altezza dei suoi motori e della bellezza del suo design, e dopo diversi anni dalla sua apparsa sul mercato, possiamo dire che la berlina italiana ha complessivamente deluso. Un gran peccato visto che Marchionne aveva dedicato anni della sua vita a questo gioiello, che rimane nel cuore di tutti ancora oggi, ed a cui bastava davvero poco per dominare.