Sono diverse le auto di altissimo livello che sono state prodotte da Lamborghini, ma un modello ha avuto più problemi del previsto.
Sono finiti i tempi nei quali un marchio poteva legarsi unicamente a una tipologia di automobile da produrre e lanciare sul mercato. Questo modo di fare è fallimentare perché non dà modo di potersi far conoscere da tutti e anche un mito come la Lamborghini ha dovuto adeguarsi.
Per anni infatti tutti quanti erano convinti che la “Lambo” avrebbe continuato ininterrottamente a produrre solamente dei coupé. Questa infatti era la strada che ormai era da tempo tracciata, ma già da qualche anno la situazione è cambiata.
Il primo scossone è giunto nel momento in cui da Sant’Agata Bolognese hanno dato il via alla produzione della Urus. Quest’auto è stato il primo storico Suv della Lamborghini, un cambiamento che per molti era inconcepibile.
Vedendo i risultati sul mercato è stato chiaro come la Lamborghini in realtà abbia ottenuto il massimo da questa vettura. Per questo motivo la clientela della casa emiliana si è dimostrata anche molto ben disposta al cambiamento.
Ecco dunque come mai dopo il primo Suv è balenata anche l’idea di poter dare vita alla primissima berlina della società emiliana. Si tratta della Lamborghini Estoque, un modello che nel 2008 si è fatta conoscere a tutto il mondo grazie alla sua presentazione al Salone di Parigi.
Tutto faceva davvero presagire a un grande risultato ed era stata lanciata a tutti gli effetti la sfida alla Aston Martin. Alla fine però non c’è stato quel boom che ci si aspettava, con alcuni problemi che ne hanno limitato l’ascesa.
Lamborghini Estoque: i motivi del fallimento
Quando a Parigi la Lamborghini presentò la Estoque a quattro porte, per molti fu davvero scioccante. Si trattava di una berlina di lusso da 515 cm, una larghezza di 200 cm e un’altezza di 135 cm. Il guanto di sfida era stato lanciato nei confronti della Aston Martin Rapide, alla Porsche Panamera e all’Audi RS7.
Il concetto portato avanti per questa automobile era quello di poter dare alla clientela molto ricca della Lamborghini, una vettura che potesse essere sportiva, ma adatta per la vita di tutti i giorni. Era proprio questa volontà che spinse la Lambo a diventare molto più “popolare” rispetto al passato.
Non mancava comunque la grande attenzione al motore, con quest’ultimo che rimaneva in assoluto uno dei più potenti al mondo. Si trattava di un V10 da 5200 di cilindrata e con ben 560 cavalli e un cambio con doppia frizione e ben 7 rapporti.
A completare l’opera la trazione totalmente integrale. Nulla dunque sembrava poter fermare la sua ascesa, con il costo del veicolo che superava i 200 mila Euro.
A suo tempo “Il Sole 24 Ore”, parlava di una produzione annua di 3000 esemplari, purtroppo questa auto non venne mai venduta. Il 22 marzo 2009 la Lamborghini annunciò la fine del progetto Estoque, con il CEO della casa emiliana Stephan Winkelmann che aveva negato le voci sulla produzione di serie. A suo dire sarebbe stata un’auto solo come concept-car, ma fu un duro colpo non vedere mai su strada la Estoque.