L’Audi non produce più auto sportive estreme, salvo i mostri elettrici, che non stanno facendo faville sul mercato. Un vecchio progetto vi farà impazzire.
C’era una volta la sportività nuda e cruda della Casa dei Quattro Anelli. Il brand tedesco era riuscito a ritagliarsi una sua nicchia di appassionati, grazie alle vittorie nei Rally e poi nelle sfide endurance. La storia in pista dell’Audi aveva condizionato anche i designer, intenti a creare dei capolavori che potessero mettere i bastoni tra le ruote a Ferrari e tutti gli altri top brand.

Nasce con questo spirito l’Audi Quattro Spyder, coupé dotata di un tetto amovibile che permetteva di avere un po’ di vento tra i capelli. Le dimensioni erano le seguenti: lunga 422 cm, larga 177 cm e alta 117 cm, presentava una carrozzeria interamente realizzata in alluminio, offrendo un peso di appena 1100 chilogrammi. Tutto era pensato per offrire un’aerodinamica top e un design elegante. Lo stile sinuoso si arricchiva di montanti laterali regolari che offrivano una rigidità alla scocca notevole. Il tetto incorporava un pannello solare capace di garantire energia sufficiente per fare funzionare il ventilatore dell’aria, in grado di rinfrescare l’abitacolo anche a motore spento.
Il motore del concept Audi
Quattro Spyder aveva sotto il cofano un V6 di 2771 cm3, posto in posizione centrale posteriore e montato trasversalmente, già adottato su altri modelli Audi. Sprigionava 174 cavalli a 5500 giri, con una coppia massima di 25 kgm a 3000 giri.

La Casa tedesca annunciò i dati in pompa magna: una velocità massima di circa 250 km/h e un consumo medio pari ad un litro di carburante ogni 12,5 chilometri. Sempre secondo l’Audi, lo scatto da 0 a 100 km/h richiede meno di 6 secondi. La trasmissione integrale permanente era costruita sulla ripartizione variabile della forza motrice attraverso un differenziale centrale Torsen. Le sospensioni sono a doppi bracci trasversali all’avantreno e al retrotreno, caratterizzato anche da bracci a trapezio e trasversali aggiuntivi. Ai tempi c’era anche l’ABS, il sistema di sicurezza procon-ten e il telaio tubolare, realizzato in alluminio.