L’autonomia delle auto elettriche è uno dei temi più dibattuti, ed oggi andremo a scoprire, nel dettaglio, il nuovo record stabilito da un particolare modello. Ecco in quali condizioni è maturato il primato.
Le difficoltà nella diffusione delle auto elettriche sono ben note ai nostri giorni, e sono provocate da una lunga serie di motivazioni, sulle quali vale la pena riflettere. I prezzi di acquisto continuano ad essere molto elevati, per non dire impossibili da sostenere per la gran parte della clientela, senza dimenticare i tempi di attesa per le ricarica che durano decine di minuti. L’autonomia è inoltre un tema che non può essere sottovalutato, essendo ancora ridotta rispetto ai veicoli termici.

In media, con un’auto elettrica si fa fatica ad andare oltre i 400-500 km tra una carica e l’altra, e questo genera una costante ansia da ricarica nei potenziali acquirenti di auto elettriche. Nelle prossime righe, tuttavia, andremo a scoprire una vettura che ha stabilito un primato eccezionale sul piano dell’autonomia, un risultato che fa gridare al miracolo. Tuttavia, c’è un aspetto che non va sottovalutato e che fa la differenza in questo tipo di primato.
Chevrolet, Silverado stampa il record di 1.704 km con una carica
L’ufficialità è arrivata in queste ore, ed è una potenziale svolta per il settore dell’elettrico. La Chevrolet Silverado EV ha percorso ben 1.704 km con una carica, un risultato eccezionale per il pick-up ad emissioni zero di General Motors, che ha così fatto a pezzi il precedente record della Lucid Air, battuta di oltre 500 km. Va però specificato che il modello che ha ottenuto tale risultato, pur essendo di serie a tutti gli effetti, ha subito comunque delle modifiche. Il progetto è stato portato avanti spontaneamente da 40 ingegneri di GM nel Michigan e non dal marchio a tutti gli effetti, con l’obiettivo di testare l’autonomia reale del modello.

Il pick-up utilizzato è la Chevrolet Silverado EV WT di serie, l’entry-level della gamma, che ha affrontato un test di sette giorni su strade pubbliche. La velocità costante è stata tra i 30 ed i 40 km/h, con climatizzatore spento e brevi accelerazioni. Dunque, non si tratta di una guida attuabile nella vita di tutti i giorni, anche per via di altre modifiche come il gonfiaggio degli pneumatici a livelli massimi, la rimozione della ruota di scorta ed una copertura speciale per il cassone. Inoltre, ne è stato ottimizzato anche l’assetto. Dunque, un record che andava segnalato, ma ottenuto in condizioni specifiche.