Gianni Agnelli ha avuto una collezione di auto in grado di far invidia a tutto il mondo, ma c’era un modello in particolare che lui amava più degli altri. Ecco di quale si tratta.
L’automotive italiano è ormai al collasso, frutto di una crisi che va avanti da diversi anni ed alla quale non si trova una reale soluzione. Sono lontani i tempi in cui Gianni Agnelli era al vertice del gruppo FIAT, e riuscì a far risplendere, in Italia e nel mondo, i nostri amatissimi colori. L’Avvocato rese la casa di Torino un punto di riferimento a livello globale per il settore delle quattro ruote, e fu possessore di una collezione di auto che facevano invidia a chiunque.

Si fece preparare su misura diversi modelli, ed è chiaro che la sua auto preferita fosse proprio una FIAT. Nello specifico, facciamo riferimento alla Croma, di cui fu proprietario di ben nove esemplari, in tre diversi lotti, con motori PRV e Busso, sospensioni autolivellanti, ma anche una storia drammatica, che vide protagonista suo figlio Edoardo. Quella che c’è stata tra la Croma ed Agnelli è stata una storia di amore ed odio, che vale la pena andare a riscoprire.
Agnelli, la storia della sua amatissima FIAT Croma
Tra il 1986 ed il 2001, Gianni Agnelli fece uso di ben nove esemplari della FIAT Croma, che erano suddivisi in tre lotti da tre modelli ciascuno. Le prime tre erano spinte dal motore PRV V6 da 2,8 litri, che equipaggiava anche la Lancia Thema, che fu utilizzato sui modelli guidati dall’Avvocato al posto di quello di serie. L’obiettivo dell’illustre proprietario era quello di poter avere a disposizione delle performance più elevate. Arrivò anche un cambio automatico a tre rapporti, ma anche il climatizzatore automatico e delle sospensioni autolivellanti, così da aumentare il comfort alla guida.
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— Nicolas ne pouvait plus payer, il est donc parti (@NicoNePayePlus) September 22, 2025
Nel 1993 arrivò una seconda generazione di FIAT Croma, e qui Agnelli scelse di puntare sul famoso motore Busso V6 Alfa Romeo, da 3,0 litri e ben 233 cavalli di potenza massima, con un cambio automatico ZF a completare il quadro tecnico. Tuttavia, alla Croma fu legato anche un gesto disperato, che ha gettato nello sconforto l’Avvocato e distrutto gli ultimi anni della sua vita. Suo figlio Edoardo si suicidò proprio a bordo di una Croma il 15 di novembre del 2000, a Fossano, in provincia di Cuneo. Una tragedia che segnò in maniera indelebile la storia d’amore tra la Croma e l’Avvocato, che scomparve poco più di due anni dopo.
 
					




