La situazione in Italia si complica sempre di più, con queste nuove telecamere che danno vita a tantissime sanzioni.
Da un po’ di tempo a questa parte il mondo delle auto si sta modificando in modo evidente, soprattutto per quanto riguarda la mobilità. Non è di certo facile potersi muovere all’interno delle metropoli, con le ZTL che ormai la fanno da padrone e hanno sicuramente perso il loro spirito di un tempo che le volevano invece più attente a preservare determinati luoghi.

Oggi ci sono invece interi quartieri nei quali è impossibile entrare, a meno che non si paghi una tassa. Dunque le ZTL sono di fatto diventate delle zone per pochi, e tanti cari saluti alla necessità di preservare i centri storici e le strade pedonali.
Tante volte poi ci si trova di fronte a delle decisioni davvero assurde da parte dei Comuni, con alcune strade che diventano ZTL solo negli anni, con queste che non sembrano di certo essere diverse rispetto alle zone che si era frequentato poco prima. Purtroppo lo sanno bene coloro che abitano a Torino, tanto è vero che ci sono delle telecamere che hanno dato vita a una serie incredibile di sanzioni.
350 multe al giorno: le telecamere che fanno strage a Torino
Con le nuove telecamere installate a Torino, le multe stanno fioccando davvero come se non ci fosse un domani. Negli ultimi sei mesi infatti, come riporta Torino Cronaca, sono ben 32 mila le multe che sono state staccate dalla Polizia Locale del capoluogo piemontese, con la metà di queste che sono direttamente collegate alle telecamere per la corsia riservata a taxi e autobus.

Anche questa scelta è un altro problema, in quanto non sempre le segnalazioni sono chiare. Una delle strade che mette maggiormente in crisi i torinesi è la telecamera che si trova all’altezza di Corso Orbassano, vicino a Strade el Portone, con molti che ormai hanno definito questo punto come “varco trappola”.
A mettere a tacere le voci di una scelta legata alla necessità del Comune di racimolare dei soldi ci ha pensato l’assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, sottolineando come l’intento sia quello di migliorare la mobilità e la sicurezza stradale. Intanto però i cittadini pagano e con numeri così alti forse è il caso di rivedere quantomeno la segnaletica.





