Qualora non fosse innestata la retromarcia andiamo a valutare come evolverà la situazione in Europa tra 10 anni con le nuove disposizioni green.
Il caos che investe l’industria delle quattro ruote a causa dello stallo politico creato dai burocrati di Bruxelles continua. Entro la fine dell’anno i vertici della Commissione europea dovranno sbilanciarsi sulla questione relativa ai divieti di vendita di auto termiche, ibride comprese, tra 10 anni. La decisione prima arriverà e prima creerà effetti positivi per la Case produttrici che sono finite in una crisi di identità senza precedenti storici.

La transizione green è stata fatta passere come un obbligo, una azione necessaria per difendere il pianeta e preservarlo dalle future generazioni che nasceranno e vivranno in Europa. Intanto c’è un mondo che inquina e continuerà a farlo in modo deliberato. Non ci saranno vinti né vincitori in questa vicenda, solo gravi problemi per chi lavora nella filiera. Continuano a fioccare licenziamenti e l’intero mercato è andato in tilt.
La scelta di produrre esclusivamente EV dal 2035 appare ancora più folle oggi, dato che non c’è una rete infrastrutturale di ricarica sparsa in modo democratico su tutti i Paese Europei. Non ci sono nemmeno i soldi per un investimento che sconvolgerebbe gli scenari delle città. Inoltre, i privati non sono disposti a cambiare le proprie abitudini in nome di una ideologia green.
Le regole della transizione elettrica
Seguendo il complesso normativo europeo vi sono leggi tassative: dal 2035 le nuove auto e furgoni dovranno ridurre del 100% le emissioni di CO2: niente più immatricolazioni per veicoli a motore a combustione interno. Entro il 2030, inoltre, i produttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali.

La revisione che tutti i player del market stanno aspettando per inizio 2026 – anticipata di qualche mese rispetto ai piani iniziali – si avvia a salvare i motori ibridi e dare nuova linfa ai motori termici con i carburanti bio. Per ora c’è ancora tanta incertezza. Nel 2035 le auto usate alimentate in maniera tradizionale continueranno comunque a circolare, a prescindere da tutto. Le disposizioni valgono solo per il mercato nuovo.