Charles Leclerc ha provato a far felici i tifosi della Ferrari che hanno riempito gli spalti, ma le sue considerazione fanno riflettere sul livello della SF-25.
Ci ha provato in tutti i modi, ma alla fine il monegasco si è dovuto accontentare della quarta posizione. Partito dalla quarta casella della griglia, Charles Leclerc ha lottato nei primi 6 giri con Oscar Piastri riuscendo a rispondere colpo su colpo, sino a quando ha potuto senza danneggiare troppo le mescole medie. Nel Tempio della Velocità il numero 16 della Ferrari aveva vinto in due occasioni, ma contro un Verstappen in formato SuperMax e due MCL39 superiori in ogni settore del pista c’era poco da fare.

Charles ha dovuto dal settimo giro in avanti guardare più negli specchietti retrovisori per difendersi dagli attacchi di George Russell che sognare di acciuffare il podio. Il monegasco ha dato tutto ancora una volta, ma non ha potuto festeggiare con il fiume di tifosi italiani sulle tribune. Il miracolo non è avvenuto, sebbene Vasseur avesse caricato l’ambiente alla vigilia.
La SF-25 si è rivelata ancora una volta una vettura senza punti di forza. Nemmeno scaricata al massimo, con una nuova specifica di ala posteriore a basso carico ha funzionato. Hamilton ha rimontato dalla decima alla sesta piazza, ma non è riuscito a insidiare l’ex compagno di squadra George Russell. I fan si aspettavano molto di più da Lewis nella sua prima annata a Maranello.
Il mesto commento di Charles Leclerc
Il monegasco, ai media, ha dichiarato di aver vissuto una giornata piuttosto difficile: “Nelle prime tornate ho provato a stare con chi non ne aveva di più, ma poi l’auto andava dappertutto, sembrava di fare un rally. Ho dovuto abbassare il ritmo per recuperare le gomme posteriori perché le temperature si erano alzate di molto: lì abbiamo perso tempo“.

Charles Leclerc ha dichiarato di averci provato e di non avere rimpianti. Non avrebbe potuto fare di più. Da tempo il ferrarista sta aspettando il suo momento, ma sembra non arrivare mai. In 8 anni di F1 ha vinto in sole 8 occasioni e la Scuderia non gli ha mai dato in dote una vettura all’altezza del suo talenti. Il circus tornerà tra due settimane sul tracciato azero.
“Baku mi piace tanto, punto alla pole ma poi ci sono 60 / 70 giri di gara e sulla distanza non abbiamo il passo. Magari abbiamo qualche chance in più a Singapore, perché lì la pole è più importante. Quindi direi Baku, Singapore e forse Las Vegas sono le nostre occasioni migliori da qui a fine stagione ma con il punto di domanda“, ha concluso Leclerc.