Si era parlato di una city car 100% elettrica economica e alla portata di tutti, tuttavia sono emersi dei dettagli che stanno facendo nascere delle polemiche sulla E-Car europea.
La Cina sta dominando il car market elettrico. BYD ha superato Tesla già a fine 2024 ed è destinato a diventare il brand numero 1 al mondo o almeno a giocarsi le chance contro la Toyota. Gli storici marchi europei stanno facendo più fatica di tutti non avendo un consolidato know-how nella filiera elettrica. Senza le terre rare, le vetture europee alla spina sono molto più care, in media, di quelle cinesi.

Se si tende a escludere il segmento A e B, una EV in media supera i 40.000 euro. I colossi del Paese del Dragone Rosso, a parità di proposte, si fanno preferire per soluzioni all’avanguardia. La Commissione europea ha spianato una strada allo straniero per poi correre ai ripari. Ursula Von Der Leyen ha parlato di recente del lancio di una futura E-Car costruita nel Vecchio Continente.
Il prezzo dell’auto elettrica europea
La E-car dovrebbe essere lanciata a una cifra compresa tra i 15 e i 20 mila euro. Una somma vista come la minima base per entrare nel settore alla spina, ma che non sarebbe alla portata di tutti. Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Stéphane Séjourné, presente al Consiglio Competitività a Bruxelles, ha annunciato la city car full electric. Non a caso l’iniziativa è stata battezzata “Small Affordable Cars”, ossia auto piccole ed economiche, che dovranno sostenere la domanda. Si prenderanno a modello le kei car giapponesi, veicoli di modeste dimensioni ideali per la città.

Sia John Elkann, numero 1 di Stellantis, che l’ex CEO Renault Luca de Meo avevano annunciato questa idea. Nel suo intervento al Consiglio dell’Ue, Stéphane Séjourné, ha annunciato: “Sosterremo i costruttori automobilistici per immettere sul mercato modelli che potrebbero costare tra i 15 e i 20 mila euro. Anche questo contribuirà a sostenere la domanda ed è una vera fascia di mercato che oggi non è considerata nel mercato europeo e che potrebbe incentivare la produzione, includendo anche il funzionamento dei nostri fornitori”. Il ministro Adolfo Urso ha spigato che la mobilità del futuro potrebbe arrivare anche attraverso altri carburanti, non soltanto con la tecnologia full electric, per diventare veramente accessibile a tutti.