Raddoppiare la potenza delle auto da corsa più performanti al mondo è un qualcosa che non avremmo mai immaginato. Ecco le caratteristiche del caccia terra-terra che oscura la Ferrari.
Le hypercar sono una diretta evoluzione delle supercar. La prima della storia è stata la F40 e aveva 478 CV. Sembrava già una potenza spaventosa, difatti per anni è stata l’auto con la velocità massima più elevata. Poi ci ha pensato la Bugatti, prima con la EB110, e dal 2005 con la Veyron ad alzare l’asticella. La vettura francese è nota per essere stata una delle auto di serie più costose al mondo, ma anche per ridefinito il concetto di hypercar, toccando una top speed di 408,47 km/h.

Da 20 anni i top brand hanno lanciato hypercar sempre più evolute. Il nome Hennessey dovrebbe essere familiare per tutti coloro che seguono le sfide di velocità. La Hennessey Performance Engineering venne fondata nel 1991, negli Stati Uniti, da John Hennessey a Sealy nei pressi di Houston, in Texas. La Casa è specializzata nel tuning e nella personalizzazione di auto estreme come Ferrari, Lamborghini, Porsche, Audi, McLaren, Chevrolet, Dodge, Cadillac, Lotus, Jeep, Ford, GMC, Lincoln e Lexus.
I tecnici della Casa americana hanno deciso di mettersi in proprio per sfruttare il know-how acquisito per creare dei capolavori. La Venom F5 Revolution LF appena presentata alla Monterey Car Week è l’evoluzione più estrema della Venom F5. La divisione ‘Maverick’ ha concepito un mostro per il collezionista Louis Florey, che desiderava una hypercar con cambio manuale da oltre 2.000 CV.
Le performance della Hennessey Venom F5 Revolution LF
La carrozzeria di fibra di carbonio a vista color Cocoa Brown spicca con una vernice River Sand Metallic, con una striscia tono su tono. L’aerodinamica della Venom F5 Evolution è impreziosita con un nuovo splitter anteriore, alette ridefinite, feritoie sui parafanghi e un’ala posteriore più alta (290 mm). Gli interni sono stati rivisti per una connessione analogica totale.
La monoscocca di carbonio XCell_2 offre una geometria della pedaliera migliore rispetto alle altre F5 e ogni comando è stato riprogettato con elementi derivati dall’alta orologeria. Una nuova console centrale vanta la griglia ad H del cambio, d’alluminio fresato dal pieno, così come i pedali e il comando del freno di stazionamento. Sotto il cofano un V8 biturbo di 6.6 litri, chiamato Fury, perché capace di erogare 2.031 CV grazie a un sistema di sovralimentazione biturbo a doppio stadio. Con un cambio a sei marcie risulterà puro godimento.