Liberalizzazioni assicurazioni auto, cosa cambierà per gli automobilisti

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Nei prossimi giorni verrà discusso in Parlamento il decreto riguardante le liberalizzazioni. Alcuni punti toccano da vicino il mondo dell’auto, primi tra tutti i provvedimenti riguardanti le assicurazioni auto. Dalle prime indiscrezioni e proposte si sta arrivando man mano ad una traccia più definitiva su come cambieranno le cose. Intanto il primo intento è quello di unificare le tariffe applicate agli automobilisti più virtuosi, visto che attualmente ci sono differenze territoriali notevoli. A parità di veicolo da assicurare e classe di merito, infatti, i premi pagati al Sud sono molto più elevati rispetto a quelli del Nord. L’altra intenzione è quella di punire severamente i truffatori (agenzie di assicurazione false o automobilisti in malafede): l’inasprimento delle pene arriva fino a 5 anni di reclusione e sanzioni da 400 a 1600 €.

Il controllo verrà esercitato dall’ISVAP, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, che avrà il compito di creare una lista con tutti gli intermediari assicurativi abilitati e una blacklist aggiornata delle assicurazioni-truffa. Sempre per esercitare un maggior controllo sulla veridicità della copertura assicurativa, il tagliando potrebbe passare da cartaceo ad elettronico.
Una grande novità è poi costituita dalla ‘scatola nera‘ per le autovetture, che una volta installata sarà in grado di tenere sotto controllo gli spostamenti e soprattutto parametri fondamentali come la velocità. Questo dispositivo resterebbe a spese della compagnia di assicurazione e potrebbe essere una soluzione facoltativa per ottenere sconti consistenti.
 

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Anche per quanto riguarda i risarcimenti per danni biologici di lieve entità è previsto un giro di vite: solo quelli accertati e accertabili da un controllo clinico strumentale obiettivo potranno dare diritto ad un indennizzo. Per intenderci un ‘colpo di frusta’ potrebbe essere escluso. Per favorire la concorrenza verrebbe anche abolita la norma che prevede la mancata erogazione del 30% sul totale speso per riparare la vettura quando ci si rivolge a carrozzieri non convenzionati.

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