L’infrazione più grave del Codice della Strada: se lo fai, perdi tutto

Infrangere il Codice della Strada può portare a sanzioni di diversa entità. Ma qual è quella più pesante? Ecco la risposta.

Quando ci si mette alla guida di un’auto o una moto può capitare, anche se non dovrebbe, di fare qualcosa di sbagliato. Divieto di sosta, passaggio con il semaforo rosso, eccesso di velocità sono le infrazioni più comuni che si commettono. Ma una su tutte è davvero grave e può comportare una multa salatissima se colti in flagrante.

In questo specifico caso si può arrivare a dover sborsare addirittura tra i 2.046 e gli 8.186 euro.

Codice della Strada, qual è l’infrazione più grave

Ci riferiamo all’100 del CdS che stabilisce tale sanzione per chiunque circoli con un mezzo dotato di targa non propria o contraffatta. Ma no solo, chi falsifica, altera o manomette l’identificazione del veicolo deve risponderne penalmente.

Allo stesso modo, sebbene la pena sia nettamente più blanda, l’articolo 102 ci dice che è soggetto a sanzione amministrativa che va dai 42 ai 173 euro chiunque si metta in marcia con targa non leggibile per intero o in maniera chiara.

Generalmente,  spostarsi su una macchina con targa falsa significa commettere un illecito amministrativo. Ma se l’applicazione della stessa è operata volontariamente dal proprietario dell’auto, allora diventa reato.

La Corte di Cassazione ha decretato, ad esempio, che chi appone la targa del proprio veicolo su un ciclomotore rubato può essere indagato per riciclaggio, poiché impedisce l’accertamento della provenienza del mezzo stesso.

La stessa Cassazione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto che questo genere di violazioni rientri nel reato di uso di atto falso.

Nel 2018 su un altro caso del genere la Corte si è espressa sostenendo che essendo l’identificazione un bene che attesta l’avvenuta iscrizione al PRA e l’immatricolazione della macchina, l’occultamento debba considerarsi un reato da punire ai sensi dell’articolo 490 del Codice Penale, riservato alla soppressione, occultamento e distruzione di atti veri.

Targa rubata, quale multa
Cosa si rischia circolando con targa contraffatta (Pixabay) – Allaguida.it

Come abbiamo visto le interpretazioni per queste infrazioni particolarmente importanti sono molteplici. Come ci si deve comportare quindi?  E’ scontato dire che occorre tenersi lontani da simili comportamenti scorretti, o peggio ancora fraudolenti.

Il consiglio è di tenere sempre la targa pulita e quando ci si rende conto che per le intemperie o per “l’età” è diventata poco leggibile, correre subito ai ripari perché come abbiamo potuto analizzare, se si viene fermati dalle forze dell’ordine, il rischio è di dover pagare una multa a dir poco salata.

Attenzione a non fare neppure delle bravate, sullo stile di quella ideata da un uomo dell’Alto Adige che, sulla sua Skoda Octavia aveva montato un braccio meccanico in grado di ruotare entrambe le targhe di novanta gradi, così da sfuggire all’Autovelox.

Se qui siamo al massimo dell’ingegno, c’è chi si arrangia mettendoci sopra del fango, mentre affidandosi a degli esperti è possibile modificare le lettere con grafia simile, come la M e la N o la E e la F. Un po’ di nastro adesivo bianco e il gioco è fatto. Infine, qualcuno ha tentato pure con la vernice spray opaca. Anche in questo caso per risultare trasparente all’occhio di Tutor o Autovelox.

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