L’Opel più sportiva di sempre, fisico da McLaren e prestazioni da urlo: grazie a questi particolari è diventata iconica

Il brand Opel, oggi improntato alle novità elettriche, ha fatto la storia a inizio del nuovo millennio con una biposto spettacolare.

Nota nel Regno Unito con il nome Vauxhall VX220, la Speedster aveva molto in comune con la Lotus Elise, vantando performance top, grazie a un peso molto leggero. Il cuore era un brioso motore collocato in posizione centrale e una trazione posteriore che ha scompigliato molte acconciature. La Speedster è nata per automobilisti giovani che avevano voglia di divertirsi con il vento tra i capelli. La Speedster 2.0 Turbo venne battezzata Lotus Tornado.

L'Opel più sportiva di sempre, fisico da McLaren e prestazioni da urlo: grazie a questi particolari è diventata iconica
Opel – Allaguida.it

Ai tempi il marchio rientrava nell’universo della General Motors. Gli americani, a dispetto dei buoni propositi green del Gruppo Stellantis, decisero di proporre una sportiva autentica. L’immagine familiare della Opel venne spazzata via dal progetto che nacque sotto la direzione di Doris Benhardt nel 1998. Per creare i prototipi della nuova sportiva Opel, i vertici decisero di affidarsi all’esperienza della Lotus nel settore delle vetture basse, larghe e molto leggere. Il punto di forza sarebbe dovuta essere l’agilità.

Le caratteristiche della Opel Speedster

Partendo proprio dal pianale della Elise fu creato un primo concept che fu presentato al Salone dell’automobile di Ginevra del 1999, e che prefigurava in maniera quasi definitiva il modello finale. La reazione del pubblico molto positiva spinse il management a proporre una versione definitiva sul mercato.

Opel Speedster
Opel Speedster festeggia i 25 anni (Media press) Allaguida.it

Nonostante la parentela stressa con la piccola Lotus, la Opel dichiarò che la Speedster non aveva molti punti in comune con la vettura inglese dopo gli ultimi aggiornamenti. Sotto al cofano c’era un motore 2.2 L 16-valvole Ecotec z22se prodotto dalla General Motors, capace di erogare 147 CV (108 kW) a 5.800 giri/min. Nel 2003 arrivò un 2.0 Turbo capace di erogare 200 CV (147 kW) a 5800 giri/min. La velocità massima raggiungibile con la versione turbo è di 243 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h era coperto in soli 4.9 secondi.

Sul mercato durò sino al 2006. L’anno successivo venne lanciata la Opel GT, più pesante di 500 kg e realizzata sul telaio della Statunitense Pontiac Solstice. Il risultato? L’auto non riuscì a cogliere l’eredità di una delle Opel più belle di sempre.

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