La mitica Fiat 126 rivive nella rappresentazione grafica del designer Tommaso D’amico. Le linee sono all’avanguardia e potrebbe arrivare anche in versione full electric.
Quanto sarebbe bello rivedere la 126 in una veste all’avanguardia? La leggendaria vettura che motorizzò l’Italia in un’epoca di boom economico è tornata, almeno in modo virtuale. La city car progettata da Dante Giacosa nacque dalla concept car City Taxi, grazie all’estro di Pio Manzù. La 126 venne svelata al Salone dell’Automobile di Torino nel 1968.

Aveva molto in comune con l’iconica 500, grazie a una rielaborazione specifica per un comfort massimo degli occupanti per gli standard dell’epoca. Gli ingegneri apportarono alcune modifiche e scelsero di muovere il serbatoio del carburante dal vano bagagli anteriore al retrotreno. Sotto al cofano c’è un motore bicilindrico raffreddato ad aria, lo stesso della 500, mentre il cambio era a quattro rapporti. Nella sostanza i tecnici riuscirono ad estrarre gli aspetti migliori della 500 con novità generazionali.
La 126 ebbe una vita molto lunga. Prodotta dal 1972 sino al 2000 in alcuni mercati europei, l’auto ebbe un boom anche in Polonia. La Casa torinese trovò una linfa inaspettata dalla 126, diventando un punto di riferimento assoluto in una fase in cui le auto dovevano costare poco ed esser funzionali. L’utilitaria torinese badava al sodo in tutte le varianti. L’Economica”, la Base e la Personal 2P furono vendutissime. Le Personal avevano divanetto posteriore asportabile e tasche laterali portaoggetti sui passaruota e la Personal 4P o, più comunemente, Personal 4, caratterizzata da un divanetto posteriore fisso più largo senza le tasche portaoggetti.
Il render della nuova FIAT 126
La storica vettura della FIAT aveva un motore 652 cm³ con 24 cavalli. Il giusto per destreggiarsi tra le strade anguste della città, senza pretendere troppo. Il render creato dall’architetto e designer Tommaso D’amico, sull’omonimo canale YouTube, vanta la carrozzeria nella tonalità “Grigio Alluminio Metallizzato”, unendo eleganza e raffinatezza.
Lo stile è molto simile alla storica utilitaria ma con gruppi ottici a LED, articolati e meccanici, prese d’aria e cerchi con nuovo disegno originale. Il designer prevede la versione elettrica con 90 kW di potenza e una autonomia stimata oltre 300 km (ciclo WLTP), supporto per ricarica rapida fino a 100 kW. La versione ibrida sarebbe il mix ideale per efficienza e prestazioni. Inoltre, vi sarebbe anche una versione termica turbocompressa con cilindrate da 1.0 L a 1.3 L.